Vai a Enna e scopri la presenza del BORGO FANTASMA di Sicilia | In giro trovi palla di fieno e musica Western, zero uomini

Enna - foto flickr - lagazzettaennese.it
Qui davvero sembra che il tempo sia fermo da secoli. Non ci sono anime in giro, solo tanto da dire e raccontare.
Se dovessimo individuare una provincia siciliana che ancora oggi non risulta perfettamente nota a tutti, dovremmo parlare della splendida Enna. Un luogo che mette nella condizione di esultare e vivere momenti tranquilli e sereni.
Infatti, nonostante sia una provincia lontana dal mare, qui ci sono bellezze e meraviglie che lasciano senza parole. Abbiamo già parlato più volte dello straordinario Castello di Lombardia, che è sicuramente uno dei fiori all’occhiello della città.
Esso rappresenta per l’intera popolazione un vero e proprio baluardo, situato nella parte più alta della città. Ricordiamo che Enna è la provincia più alta d’Italia e questo ulteriore primato non fa altro che conferirle un fascino non indifferente.
Enna colpisce sempre
Negli ultimi giorni ci sono stati anche eventi di moda molto importanti, che hanno messo in risalto la sua caratteristica eleganza e raffinatezza, da sempre presenti. Enna, quindi, ancora una volta mette tutti nella condizione di approfittare delle sue bellezze in senso positivo, cercando di catturarne tutti i lati più ignoti e nascosti.
Ora, però, se siete pronti a recarvi in questa magnifica provincia e a scoprirne le sue bellezze, vi sentiamo di consigliare una località così speciale e meravigliosa che vi farà comprendere ancor di più quanto di bello ci sia in Sicilia, oltre al suo mare eccezionale.

Il borgo fantasma a due passi da Enna
Se siete amanti dei film in cui la palla di fieno è pronta a stupirvi, vi consigliamo questo borgo fantasma della Sicilia. Come riportato da Wikipedia, Borgo Baccarato fu costruito intorno al 1940, quando il governo fascista creò nuovi paesi in campagna per far vivere le persone vicino ai luoghi di lavoro. Anche se molti di questi borghi erano pensati per i contadini, Borgo Baccarato era diverso: qui vivevano soprattutto i minatori, perché vicino c’era una miniera di zolfo.
Dopo qualche tempo, nel borgo si iniziò anche a fare un po’ di agricoltura, ma quando la miniera chiuse negli anni ’70, tante famiglie se ne andarono per cercare lavoro altrove. Così il borgo si svuotò completamente e fu abbandonato.