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Troina: Il Comune aderisce alla 47ª accoglienza dei bambini di nazionalità bosniaca

Troina – Ospitare nella famiglie troinesi bambini orfani, poveri e disagiati e aprire nuovi orizzonti di solidarietà affettiva, sociale, ludica e di aggregazione.Con questo obiettivo – su invito del presidente dell’associazione regionale di volontariato ONG “Luciano Lama” Giuseppe Castellano – il Comune ha deciso di aderire alla 47ª accoglienza dei bambini di nazionalità bosniaca, prevista per l’estate 2016.Per la durata di 45 giorni – da sabato 18 giugno a martedì 2 agosto prossimo – 10 bambini di nazionalità bosniaca, di età compresa tra i 6 e 12 anni, giungeranno a Troina per essere accolti dai suoi cittadini.“Si tratta di un’iniziativa di grande valore sociale e umano – ha dichiarato l’assessore alle politiche sociali Giuseppe Macrì – , che abbiamo deciso di sostenere perché crediamo nei valori dell’ospitalità, della solidarietà e dell’integrazione culturale, soprattutto a partire dalla giovani generazioni. Facciamo appello alla grande generosità e alla sensibilità dei nostri concittadini, che siamo certi saranno lieti di accogliere un bambino nelle proprie famiglie, come già avvenuto in passato”.In collaborazione con l’associazione “Luciano Lama” – che dal 1992 si è occupata dell’accoglienza di oltre 16 mila bambini provenienti dai paesi dell’ex Jugoslavia e di diversi progetti di solidarietà e sostegno, tra cui la realizzazione a Mostar di una casa famiglia per gli adolescenti provenienti dagli orfanotrofi bosniaci – , nel 1995 a Troina giunsero oltre 10 bambini bosniaci che furono ospitati da diverse famiglie durante le festività natalizie.“Accogliere un bambino che proviene da un paese vittima della guerra – ha proseguito l’assessore Macrì – significa non solo dargli serenità e amore, ma anche educare i nostri figli ai valori dell’amicizia, della tolleranza e del rispetto tra i popoli, seppur di etnie diverse. Questa accoglienza pertanto non sarà solo del Comune e delle famiglie, ma dell’intera città di Troina”.I bimbi che arriveranno, di entrambi i sessi, avranno un’età minima di 6 anni e sono di religione musulmana, ortodossa e cattolica.Le famiglie che fossero interessate a aderire all’iniziativa, accogliendo o riospitando un bambino bosniaco, potranno rivolgersi all’ufficio comunale di Segretariato Sociale, sito al 1° piano di via Graziano, e all’assessore al ramo Giuseppe Macrì, per comunicare le proprie adesioni e ricevere tutte le informazioni del casoLe istanze di accoglienza, per esigenze burocratiche e organizzative, dovranno improrogabilmente pervenire entro le ore 18.30 di giovedì 31 marzo prossimo.
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