Palermo – “Bisogna uscire dalla retorica del pressapochismo, dall’opportunismo politico. L’UDC di Lorenzo Cesa e Noi con l’Italia viaggiano insieme: campeggia lo Scudo crociato che e’ rimasto e permane in quanti lo guardano e lo sentono come appartenente alla propria storia di italiani. Anche per queste motivazioni il 5 novembre la Sicilia ne ha visto riaffermare la forza con la vittoria del 7% alle regionali”. Ad affermarlo e’ il portavoce nazionale UDC Ester Bonafede che aggiunge: “Fa bene Cesa a citare Gandhi: tra i sette pericoli per l’integrita’ dell’uomo c’e’ la politica senza principi e i diritti senza responsabilita’.
I siciliani hanno voluto il ritorno vittorioso dell’UDC; gli italiani voteranno il nostro simboli che rappresenta un grande centro per una grande Italia”. “I capaci e i meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi piu’ alti degli studi. Cito l’art. 34 della Costituzione – mette in evidenza – per sottolineare che sono trascorsi piu’ di 60 anni, due generazioni si sono succedute senza che si realizzasse pienamente il dettato costituzionale. La politica non ha affrontato e risolto il vero avamposto della liberta’ e della democrazia: non ha rimosso le sperequazioni sociali e, per queste ragioni, oggi e’ piu’ che mai indispensabile scommettere sui valori dell’uguaglianza e della liberta’ rappresentati dallo Scudo crociato”.
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