Palermo – “Una decisione discriminatoria e ‘ palermocentrica’ ha escluso i lavoratori del reddito minimo d’inserimento da una norma che avrebbe potuto garantire loro un futuro lavorativo certo”. Così i parlamentari regionali del Partito democratico, Giuseppe Arancio e Luisa Lantieri commentano il vot dell’aula all’articolo della finanziaria che sancendo il passaggio dei lavoratori Pip alla Resais, ha respinto l’estensione dei benefici ai aki lavoratori RMI.
“La misura del reddito minimo d’inserimento applicata nelle province di Caltanissetta ed Enna, coinvolge circa 1200 lavoratori impiegati in servizi di pubblica utilità. La sperimentazione nata alla fine degli anni 90 per fronteggiare la crisi delle aree maggiormente depresse avrebbe dovuto essere provvisoria, ma si è rivelata l’unico argine alle sacche di povertà. Non è ammissibile – continuano – che, ancora oggi a distanza di vent’anni, il parlamento non abbia voluto dare garanzie a questi lavoratori, così come invece avvenuto per i Pip palermitani. Per questo motivo – concludono – è doveroso che la tutela dei lavoratori del reddito minimo d’inserimento deve essere inserita nel ddl stralcio da votare dopo la finanziaria”.
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