“Tua figlia merita tutto questo perché non aveva lavato i piatti così come le avevo detto”. Così avrebbe risposto alla mamma dellapolacca picchiata a morte, il presunto assassino della figlia. Il 44enne rumenoSima Marian, attualmente è nel carcere diBariin stato di fermo. L’accusa è di l’omicidio volontariodella compagna, la 30enneAnita Betata Rzepecka. La madre della vittima ha riportato queste parole ai carabinieri, raccontando delle violenze che ormai andavano avanti da oltre due anni in casa. La giovane non avrebbe denunciato il compagno per paura.
L’uomo, ubriaco, avrebbeschiaffeggiato violentementela donna facendola cadere e lasciandola per oresvenutaper terra. La trentenne è morta a causa di un grave trauma cranico provocato proprio dallacaduta. A soccorrere la vittima, ormai in condizioni disperate, è stato un coinquilino della coppia. Tornato a casa la sera ha chiamato il 118. La donna è stata operata d’urgenza ma è morta 24 ore dopo.
I due vivevano in un casolare abbandonato su via diCagno Abbrescia, nel quartiereJapigianella periferia di Bari, insieme ad altri connazionali rumeni. Il fatto risale al6 luglioscorso, ma la notizia è stata diffusa solo oggi dopo l’esecuzione del provvedimento difermo
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