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Parte il reddito di inclusione, domande da inizio dicembre

Parte il reddito di inclusione, la prima misura nazionale di contrasto alla povertà: dal primo dicembre – si legge in una circolare Inps appena pubblicata – sarà possibile fare la domanda per la misura che oltre a un beneficio economico prevede un progetto personalizzato per la persona in situazione di bisogno. Il beneficio che in prima battuta riguarderà le famiglie con minori, disabili, donne in gravidanza a quattro mesi dal parto e over 55 disoccupati avrà un tetto di 485 euro al mese (5.824,80 l’anno).
CHI NE HA DIRITTO
Il ReI, scrive l’Inps, viene concesso ai nuclei familiari in condizione di povertà, potrà essere erogato per un massimo di 18 mesi ed essere rinnovato per non più di 12 mesi solo dopo che siano passati sei mesi dal godimento della prestazione. La famiglia beneficiaria del ReI deve attenersi al progetto personalizzato a pena di decurtazione o decadenza dalla prestazione (a seconda di quanto volte non ci si presenti alla convocazione). Il ReI è incompatibile con la fruizione della Naspi o di altri ammortizzatori sociali da parte di qualsiasi componente della famiglia. Il nucleo familiare deve avere un valore di Isee in corso di validità non superiore a 6.000 euro e un valore dell’Isre (indicatore reddituale dell’Isee) a fini ReI non superiore a 3.000 euro. Inoltre oltre alla casa di abitazione non si può avere un patrimonio immobiliare superiore a 20.000 euro e uno mobiliare superiore a 10.000euro (in caso di tre componenti). Possono chiedere il Reddito di inclusione i cittadini dell’Unione europea o gli extracomunitari con permesso di lungo soggiorno purché risiedano in Italia in via continuativa da almeno due anni al momento di presentazione della domanda.
QUANTO VALE
L’importo del beneficio è in prima applicazione pari al massimo a 485 euro mensili (in caso di almeno cinque componenti) ma potrebbe aumentare l’anno prossimo a fronte di risorse ulteriori che dovrebbero essere stanziate nella legge di bilancio fino a 540 euro. Il beneficio economico è erogato – dice l’Inps – per il tramite della Carta acquisti ridenominata Carta ReI che consente anche prelievi di contante entro la metà dell’importo massimo attribuito. La Carta viene concessa dalle Poste. La domanda dovrà essere presentata presso i comuni o altri punti di accesso indentificati dai comuni stessi. I comuni comunicano le informazioni contenute nelle domande all’Inps entro 15 giorni dalla ricezione della domanda. L’Inps verifica le condizioni del possesso dei requisiti entro cinque giorni. In caso di esito positivo l’Istituto riconosce il ReI a condizione che sia firmato il progetto personalizzato.
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Redazione

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