“Meglio convivere che fare un matrimonio riparatore”. È la posizione di Papa Francesco, assolutamente inedita per la Chiesa cattolica che ha sempre visto la convivenza come un peccato mortale da condannare senza misura. Bergoglio, rispondendo a braccio a tre domande rivoltegli da alcuni partecipanti al convegno della diocesi di Roma, ha raccontato che quando era arcivescovo di Buenos Aires “ho proibito di fare matrimoni religiosi nei casi che noi chiamiamo ‘matrimonios de apuro‘, matrimoni ‘di fretta’, riparatori, quando è in arrivo il bambino. Adesso – ha aggiunto il Papa – stanno cambiando le cose, ma c’è questo: socialmente deve essere tutto in regola, arriva il bambino, facciamo il matrimonio. Io ho proibito di farlo, perché non sono liberi. Forse si amano. E ho visto dei casi belli, in cui poi, dopo due-tre anni, si sono sposati, e li ho visti entrare in chiesa papà, mamma e bambino per mano. Ma sapevano bene quello che facevano”.
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