Categories: Cronaca

Operazione Mangiafuoco: 21 arrestati per traffico di stupefacenti

Alle prime luci dell’alba, nel territorio dei Comuni di Piazza Armerina, Aidone, Palagonia, Castel di Iudica, Raddusa e Mirabella Imbaccari, i Carabinieri del Comando Provinciale di Enna, collaborati nella fase esecutiva dal personale del Comando Provinciale di Catania, da unità cinofile antidroga e dal 12° Nucleo Carabinieri Elicotteri di Catania – Fontanarossa, a conclusione di una mirata e prolungata attività investigativa, hanno dato esecuzione a21 misure cautelari(elenco in Allegato) di cui 10 in carcere e 11 agli arresti domiciliari, nei confronti di altrettante persone  ritenute responsabili, in concorso fra loro ed a vario titolo, di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.
Il provvedimento, emesso il 21 novembre u.s. dal Tribunale di Enna – Ufficio G.I.P. – su richiesta del Sostituto Procuratore della Repubblica dr. Francesco Augusto RIO, che fin dall’inizio ha coordinato le indagini, compendia un’attività investigativa condotta dai militari della Compagnia di Piazza Armerina tra i mesi di settembre 2015 e settembre 2016, che ha permesso di individuare i componenti di uno strutturato sodalizio criminale operante principalmente nei Comuni di Piazza Armerina e Aidone, dedito allo spaccio di sostanze stupefacenti del tipo cocaina, eroina, hashish e marijuana. Alcune delle persone coinvolte nell’odierna operazione hanno in passato già subìto delle condanne per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, rapina, furto, ricettazione, detenzione illegale di armi ed altro.
L’indagine, convenzionalmente denominata“Mangiafuoco”, ha tratto origine dalla necessità di arginare un’attività di spaccio di sostanze stupefacenti nel Comune di Piazza Armerina da parte dei componenti del nucleo familiare dei Nicotra, facenti capo aNicotra Salvatore, pluripregiudicato il quale, nonostante si trovasse in regime di detenzione domiciliare, portava avanti una fiorente attività di spaccio avvalendosi principalmente della collaborazione di alcuni suoi parenti stretti, tra cui il fratelloNicotra Fabio, il nipoteMascara Giuseppeed il cognato di quest’ultimoCommendatore Andrea, manovrandoli e gestendoli nell’attività di spaccio alla stregua di un burattinaio.
Oltre a questi ultimi, le investigazioni hanno permesso di comprovare un ruolo determinante nell’attività di spaccio di sostanze stupefacenti, in capo aContraffatto Salvatore,Tagliarino Ambrogio e Aguglia Gianluca Giuseppe.
Le indagini hanno consentito inoltre di accertare che il rifornimento dello stupefacente avveniva, oltre che nelle città di Palermo e Catania, soprattutto nei vicini Comuni di Raddusa, Castel di Iudica, Palagonia e Mirabella Imbaccari.
In particolare, al rifornimento della droga provvedevano:
Più in dettaglio, l’attività di spaccio si realizzava principalmente presso l’abitazione di Nicotra Salvatore e nelle vie immediatamente adiacenti, ove gli acquirenti si recavano ad acquistare lo stupefacente, che Nicotra Fabio era solito tenere nascosto all’interno del proprio garage, ovvero in abitazioni abbandonate utilizzate come deposito occasionale, situate nelle anguste stradine del quartiere Monte di Piazza Armerina.
Le indagini hanno inoltre permesso di comprovare che un’analoga attività di spaccio di stupefacenti era attiva anche nel Comune di Aidone, principalmente ad opera diBarrile Davide,Sudano Cristian,Barrile Emanuele,Ribaudo Filippo,Milazzo LorenzoeGugliara Luigi(quest’ultimo attualmente ristretto presso la Casa Circondariale di Ancona).
Si segnala infine che nel corso dell’intera attività d’indagine sono stati tratti in arresto, a riscontro degli elementi raccolti:
Inoltre, con l’ausilio di videoriprese, sono state documentate numerose cessioni di stupefacente a molti giovani del luogo, che hanno permesso di segnalare alla Prefettura di Enna5 persone,quali assuntori di sostanze stupefacenti.
Ultimate le formalità di rito, i10 soggettidestinatari di misura cautelare in carcere sono stati associati presso la Casa Circondariale di Enna, mentre gli ulteriori11 soggettidestinatari di misura cautelare agli arresti domiciliari sono stati tradotti presso le rispettive abitazioni, ad eccezione di Gugliara Luigi che rimane ristretto presso la Casa Circondariale di Ancona.
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