Categories: Cronaca

Nissoria, un arresto per spaccio da parte della Polizia di Stato.

Nel pomeriggio di lunedì 5 settembre 2016, gli uomini del Commissariato di P.S. di Leonforte, diretti dal Dott. Alessio Puglisi, hanno tratto in arresto BARBAROTTA Carmelo,  classe 1970, residente a Nissoria, per il reato di detenzione ai fini spaccio di cui all’art. 73, c. 1, D.P.R. nr. 309/1990; soggetto gravato da precedenti specifici.
Nell’ambito dell’implementazione dei servizi di controllo del territorio e di contrasto al traffico degli stupefacenti, voluti dal Questore di Enna, Dott. Antonino Romeo – gli agenti del Commissariato di P.S. di Leonforte procedevano a effettuare una perquisizione domiciliare presso l’abitazione del BARBALOTTA, soggetto con precedenti per il medesimo titolo di reato.
All’interno dell’abitazione gli operatori trovavano un giovane intento a consumare uno spinello, il quale dichiarava che lo stesso gli era stato ceduto poco prima dal padrone di casa.
Nel corso della perquisizione venivano rinvenuti, inoltre, due involucri contenenti sostanza stupefacente del tipo hashish, del peso di 0,8 grammi circa cadauno, occultati all’interno di un astuccio in metallo; tre  pezzi di hashish del peso complessivo di grammi 1,8 circa, nascosti in un mobile di legno; un involucro di carta stagnola contenente hashish del peso complessivo di grammi 7,00 circa che il BARBAROTTA occultava all’interno della cassetta postale situata all’esterno dell’abitazione; un bilancino di precisione; la somma di euro 114,00 in banconote di piccolo taglio e monete.
Accertata, quindi, la cessione della sostanza stupefacente da parte del BARBAROTTA, nonché l’attività di spaccio – che avveniva confezionando lo stupefacente in involucri di diverso taglio, per meglio soddisfare le esigenze dei diversi assuntori e  occultati, poi,  in posti diversi per eludere eventuali controlli da parte delle forze dell’ordine –  il  BARBAROTTA veniva arrestato in flagranza di reato, e su disposizione dell’Autorità Giudiziaria procedente, la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Enna, che coordina le indagini nella personadella Dott.ssa Stefania LEONTE, il medesimo veniva posto agli arresti domiciliari presso la sua abitazione.
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