Con l’inizio dell’anno scolastico si consuma la temuta mancata attivazione del servizio dedicato all’assistenza ai ragazzi sordi e con essa la sospensione dei contratti degli assistenti LIS (Lingua Italiana dei Segni).
La crisi istituzionale che sta portando alla mancata chiusura del bilancio dell’ex Provincia e allo stallo della riforma sui Liberi Consorzi continua a compromettere il diritto all’integrazione scolastica tanto da condurre le famiglie dei ragazzi sordi a presentare un secondo esposto alla Procura della Repubblica.
Il NIdiL CGIL che da mesi segue la vertenza delle assistenti LIS denuncia la totale indifferenza del Governo Regionale all’attivazione dei servizi essenziali e preannuncia la mobilitazione degli operatori del settore, i quali, contrattualizzati dall’Ente Nazionale Sordi lo scorso Aprile, rischiano di perdere il posto di lavoro per la mancata stipula della nuova convenzione fra l’Ente stesso, erogatore del servizio, e l’ex Provincia di Enna.
“Il primo giorno di scuola abbiamo presidiato davanti agli Istituti scolastici accanto agli assistenti LIS, alle famiglie, ai ragazzi sordi ed i dipendenti dell’ex Provincia, ma continueremo a portare avanti iniziative di denuncia per accendere i riflettori su una situazione che sta andando oltre ogni soglia di tollerabilità” – dichiara Floriana Solaro, Segretario Provinciale NIdiL CGIL – “con un chiaro segnale da parte di chi ci dovrebbe governare che il Diritto allo studio non è per tutti. Si smantellano le Istituzioni senza considerare che il loro costante funzionamento corrisponde anche alla tutela di molti diritti tra cui quelli degli studenti sordi e degli assistenti LIS”.
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