“Dal commissariamento di 300 Comuni alle tonnellate dirifiuti che invadono l’isola, oggi siamo in piena emergenzaistituzionale. La Sicilia è in fiamme letteralmente emetaforicamente”. Così denuncia il segretario generale della Cislsiciliana, Mimmo Milazzo, che da tempo lancia l’allarme sulla tenutadei conti negli enti locali e sulla bomba ambientale e sociale, legataalla mancata soluzione della questione dei rifiuti. “Avevamo previstoin tempi non sospetti – aggiunge Milazzo – quanto sta avvenendo inqueste ore. Eravamo stati noi per primi a evidenziare lo stato diprofonda crisi dei Comuni dell’isola, tale da mettere a repentagliol’erogazione dei servizi essenziali alla collettività. Abbiamoribadito più volte come gli enti locali siciliani rischino diimplodere anche in vista delle prossime scadenze imposte dalla nuovanormativa sulla finanza pubblica, quali l’approvazione entro il 30settembre del bilancio consolidato e la revisione straordinaria a cuiComuni e Regione dovranno dare corso per razionalizzare le loropartecipate”. Secondo il segretario generale della Cisl siciliana, èl’intero sistema dell’isola a essere fortemente in pericolo, perchéaccanto alla drammatica condizione degli enti locali siciliani, cisono le questioni del precariato ancora in attesa di stabilizzazione edei rifiuti, che anche quest’anno fanno da cartolina triste diun’isola che affonda. “Chiediamo da troppo tempo ormai – chiosaMilazzo – che si approvi il piano energetico regionale. La ConferenzaStato – Regioni ha indicato la realizzazione in Sicilia di dueimpianti di valorizzazioni. Che si facciano allora, che si varinostrumenti idonei, incluso il commissariamento da parte dell’esecutivonazionale, qualora il governo regionale continui nell’immobilismo diquesti anni”. Anche il tema del precariato è una delle emergenzedenunciate da tempo dalla Cisl siciliana. “Il futuro di migliaia dilavoratori- prosegue Milazzo – è appeso alle dinamiche discontinue delparlamento regionale e del governo Crocetta. Occorre che si superi ilblocco della mobilità dei dipendenti delle ex Province per poteravviare la stabilizzazione dei precari degli enti locali nell’isola.Ricordiamo che senza questo personale, in servizio per lo più da oltreun ventennio, si bloccherebbe l’attività di molti Comuni siciliani”.La Cisl fa appello al senso di responsabilità del governo e delparlamento regionale. “Abbiano un sussulto di dignità – affermaMilazzo – approvando in quest’ultimo scorcio di legislatura, le leggiurgenti e fondamentali per la vita di cinque milioni di persone.L’imminente avvio della campagna elettorale per le elezioni dinovembre, non sia l’ennesimo alibi per disinteressarsi dei problemireali dell’isola”.
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