Il bilancio è tragico: 22 morti e 59 feriti al concerto della popstar Ariana Grande. Soprattutto ragazze, fan della cantante Usa. Si tratta di un attacco opera di un kamikaze: la conferma arriva dalla stessa polizia che parla di un «attentatore che aveva con sé un dispositivo che ha fatto detonare». Molte vittime presentano ferite all’altezza delle gambe, probabilmente provocate da chiodi. Dopo il boato la folla, circa 20 mila persone stipati nel secondo palazzetto più grande d’Europa, inizia a fuggire. È il peggiore attentato nel Regno Unito dal 7 luglio del 2005 quando una serie coordinata di attacchi suicidi, portati a compimento da 4 terroristi islamici britannici, uccise 52 persone lasciando in terra 700 feriti.
Una bomba farcita di chiodi o un attentatore suicida: sole le due ipotesi investigative. Quest’ultima sostenuta dalla Cnn che si spinge ad affermare che il kamikaze sarebbe stato già identificato. Sembra che l’attentatore si sia fatto esplodere alla fine del concerto di Ariana Grande, nell’area della biglietteria, mentre i giovani stavano lasciando l’enorme auditorium. Nel momento in cui, forse, i controlli erano meno serrati. L’indagine è stata affidata alla North West Counter Terrorism Unit. Ma rinforzi dell’antiterrorismo di Scotland Yard sono stati inviati da Londra durante la notte.
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