Cultura

Leonforte: recital del poeta Nello Sciuto al Circolo degli Operai

Foto Nello

   Il riconfermato presidente del Circolo degli operai di Leonforte, Vincenzo Perrica, ha dato il via ad una serie di incontri con poeti, scrittori, pittori e artisti soci del circolo al fine di fare conoscere ad un più vasto pubblico le loro opere spesso ignorate dagli stessi leonfortesi per non aver avuto l’opportunità di conoscerne l’indiscusso valore artistico.

   Il primo incontro dal suggestivo titolo “La poesia in circolo” ha avuto luogo lo scorso venerdì 20 maggio con protagonista e straordinario mattatore della serata il bravissimo poeta Nello Sciuto, che, con la consueta verve recitativa e ripetuti applausi del pubblico presente, ha recitato a memoria ben 17 sue composizioni e una conclusiva, napoletana e non sua, dal titolo “La badante”.

   L’apprezzatissimo recital di poesie, con Calogero Mancuso alla pianola, è stato coordinato da Melo Pontorno, corrispondente del giornale La Sicilia e suo amico di una vita, che ha sottolineato il calore, il colore, la simpatia e il sentimento che Nello Sciuto trasmette in tutte le sue poesie come comprovato dai tanti riconoscimenti e primi premi ottenuti, tra cui ha ricordato il primo premio di poesia dialettale ricevuto ad Altavilla Milizia e la segnalazione al premio letterario di Leonforte per la raccolta di poesie “Ci fu il tempo delle rose rosse”.

   La prima poesia è stata “La mia migliore amica”,  con cui Nello ricorda ai presenti che la poesia è un amore che non si scorda mai, l’amica più cara che non ti tradisce mai.

   Poi sono seguite le poesie “Il libro”, con cui il poeta celebra il sapere, “Paese mio”, ove Nello esprime tutto il suo amore per Leonforte di cui vengono elogiati i prodotti della terra con regina la pesca settembrina, “Artari e tavulate” per ricordare una tradizione secolare in omaggio a San Giuseppe, copatrono di Leonforte, “Enna di sera”, dalla cima del cui Castello di Lombardia si “ammirano le stelle che si uniscono alle stelle”, “Binidizione santa” che richiama la scalinata del Convento dei Padri Cappuccini e a seguire ancora“Me patri” per ricordarne con commozione filiale la correttezza e la forte umanità. Il recital è proseguito con le poesie “Briscola a cinque”, con cui tratteggia il comportamento durante il gioco a carte di diversi soci (alcuni già morti, tra essi l’amato presidente Filippo Valenti)), “L’augurio”, con cui ricorda “U zi tanu Cipolla” vecchio e ammalato, che, ad un giovane che gli rimprovera la sua vecchiaia, “na malatia c’ammisca”, augura di non arrivarci mai, “Ilarità” con cui ricorda “u parrucu di Carrapipi”.

   Ha continuato con le poesie “Ci pensi”, un ricordo struggente della prima ragazza di scuola, “Germoglio”, con cui esprime la sua felicità nel momento della laurea in filosofia della figlia Giusy,”Ricordo senza fine”, per la quale ha ricevuto un primo premio, “Onirica presenza”, con cui immagina la moglie già morta presente al momento della laurea del figlio Giovanni, “Leggendario”, dedicata al ciclista Vincenzo Nibali, vincitore di tre grandi giri a tappe: La Vuelta a Espana 2010, il Giro d’Italia 2013 e il Tour de France, meglio conosciuto come “lo squalo dello stretto”, “Francesco è tornato” dedicata a papa Bergoglio, un Francesco d’Assisi redivivo,”Il gigante della storia“ dedicata a personalità politiche uccise e incarcerate per amore della giustizia e della libertà.

   Il riuscito recitale di poesie è terminato con uno scambio di doni tra il presidente del circolo,  che dal poeta Sciuto ha ricevuto il libro di poesie “Fior di mandorlo” e quello in prosa dal titolo “Cronachette di paese”,e Nello Sciuto, che ha avuto una targa-ricordo della serata di poesie.

   A suggello della magnifica serata ricordiamo l’intervento della docente Fina Sciuto, che ha richiamato la frase pronunciata da assessore comunale alla cultura della Giunta Sammartino: “Se  Nello non lo fosse stato, avrebbe voluto averlo come fratello”.

Giuseppe Sammartino

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