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L’Ennese Andrea Manuele (FdS) al Viaggio della Memoria

Ha avuto luogo tra Cracovia ed Auschwitz, tra il 18 e il 19 gennaio, il Viaggio della Memoria organizzato dal Ministero dell’Istruzione in collaborazione con l’Ucei, l’Unione delle comunità ebraiche italiane, che ha visto coinvolti più di 100 tra ragazzi, genitori e professori, il Ministro dell’Istruzione, Valeria Fedeli, una corposa rappresentanza del Consiglio Superiore della Magistratura e l’ambasciatore Sandro De Bernardin, che guidati dallo storico Marcello Pezzetti e con il sostanziale contributo delle sorelle Andra e Tatiana Bucci, bambine sopravvissute agli orrori dei Lager, hanno visitato i luoghi più significativi e rappresentativi dello sterminio.

Dopo aver passato il primo giorno a Cracovia, visitando l’ex ghetto ebraico, partecipando alla sottoscrizione di una lettera di intendi tra MIUR, CSM e Ucei che rinnova la collaborazione per diffondere la conoscenza e lo studio dell’Olocausto nelle scuole italiane, e ascoltando la testimonianza delle sorelle Bucci, i partecipanti hanno visitato i campi di concentramento e sterminio di Auschwitz-Birkenau.

Tra i ragazzi che hanno preso parte al viaggio anche Andrea Manuele, studente ennese che ha partecipato in rappresentanza dei ragazzi della Federazione degli Studenti, associazione studentesca presente sul territorio nazionale.

“È stata un’esperienza formativa e e molto emozionante, che ci ha segnati e ci ha fatto vedere da un’altra prospettiva rispetto ai libri e ai film il genocidio degli ebrei, la più grande tragedia del 900, grazie alla visita ai luoghi dello sterminio e ai preziosi racconti del Prof Pezzetti e delle sorelle Bucci. Siamo tornati più ricchi di valori e di conoscenze, più consapevoli delle atrocità commesse sistematicamente nei confronti degli ebrei e di altre comunità ed etnie durante la seconda guerra mondiale. Come ha ben detto la ministra Valeria Fedeli, questo viaggio ha reso ciascuno di noi testimone, e adesso il nostro compito è diffondere tra i nostri coetanei la conoscenza di ciò che la Shoah è realmente stata, per fare in modo che ciò che è avvenuto in passato non si ripeta mai più.”