Gli Agronomi e i Forestali prendono posizione contro i dissesti e gli INCENDI e i danni che provocano gli incendi, che sono diretti e indiretti.
Riceviamo:
“I primi, facilmente valutabili, sono rappresentati dal valore della massa legnosa; i secondi, più difficilmente stimabili, sono connessi alle funzioni inestimabili” quali la difesa idrogeologica, la produzione d’ossigeno, la conservazione naturalistica, il richiamo turistico, le possibilità di lavoro per numerose persone. Saremo attivi non solo nelle situazioni di emergenza e di calamità, ma anche in iniziative per la previsione e prevenzione dei rischi, al fine di evitare o limitare i danni causati da questi eventi. Agronomi e forestali, con le loro competenze, sono in grado di fornire un supporto decisivo al sistema di protezione civile, soprattutto in merito agli interventi di prevenzione del rischio idrogeologico e idraulico e alla manutenzione del territorio». Annualmente assistiamo anche alla guerra in atto tra i piromani e la macchina regionale. Bisognerebbe compiere una massiccia opera di prevenzione innanzitutto insegnando ai nostri giovani sia della scuola primaria che della scuola secondaria che il nostro futuro è nell’ambiente e che i danni che un incendio provoca non riguarderà solo le generazioni presenti ma anche quelle future. Gestire il territorio facendolo percepire un bene comune e trasmettendo alla comunità il basilare concetto che anche il bosco, come tutto il territorio, va preservato. I nostri nonni tagliavano la legna del bosco per il loro fabbisogno quindi avvertivano in modo chiaro l’indispensabilità dell’utilizzo corretto della foresta per i propri bisogni di vita e conseguentemente mai si sarebbero sognati di bruciare una loro risorsa primaria. Sicuramente tutti ci dobbiamo mettere in discussione nella gestione del territorio, dalle forze politiche ai cittadini, e naturalmente i tecnici ma senza dimenticare che il territorio va gestito e vissuto e non imbalsamato e/o dominato; si deve preservare il consumo del suolo gestendo il territorio nel modo più corretto possibile e ciò può essere realizzato solo con l’ausilio delle figure professionali appropriate e specializzate, dottore agronomo e dottore forestale (uniche due figure professionali abilitate alla gestione dei boschi). “
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