Giornalisti a Enna, Cicero: “Aperto uno squarcio sulle difficoltà dei giornalisti”
Enna – Si è aperta con le testimonianze dei colleghi della provincia di Enna la riunione della giunta esecutiva regionale dell’Associazione siciliana della Stampa, svoltasi stamattina nell’Auditorium Falcone e Borsellino del Palazzo di Giustizia di Enna. E’ la prima giunta itinerante del sindacato unitario dei giornalisti, convocata a Enna dal segretario regionale Alberto Cicero. La riunione è stata l’occasione per esprimere solidarietà al collega Renato Pinnisi di Barrafranca, oggetto di minacce via internet da un suo concittadino, già collaboratore di giornali, che lo avrebbe preso di mira e reso destinatario di pesanti insulti e minacce di morte. Si è poi affrontato il caso specifico di un Comune della provincia di Enna, autore di un bollettino divulgativo d’informazione. Una vicenda che sarà affrontata dall’ufficio legale dell’Assostampa.
Altro tema discusso è il processo, in corso ma non ancora entrato nel vivo – dopo ben sei rinvii consecutivi, disposti dal Tribunale di Enna – a carico dei presunti autori di un volantino contenente minacce e insulti alla collega giornalista Cristina Puglisi, componente della giunta regionale. Al processo, che vede alla sbarra due uomini di Nicosia, il sindacato si è costituito parte civile. La prossima udienza è in programma a settembre. Sono stati affrontati altresì i fronti sindacali aperti, tra cui la precaria situazione degli uffici stampa siciliani e quella, ancora più drammatica, dell’emittenza televisiva.
La giunta ha infine posto le basi per l’organizzazione della Giornata dell’informazione; e per una collaborazione ancora più fattiva con l’Ordine dei giornalisti. “Lo squarcio che abbiamo aperto sulle difficoltà sempre maggiori per i giornalisti che operano sul territorio – dice il segretario regionale Alberto Cicero – sarà di grande aiuto per la comprensione dei fenomeni epocali e delle trasformazioni che interessano il mondo dell’informazione e per evitare che la deregulation del settore prenda il sopravvento sul rispetto delle regole e della deontologia”.