Cronaca

Enna: ruba borsello da un’auto individuato con le telecamere

polizia_4

Nella giornata di ieri, gli uomini della Squadra Mobile di Enna, – diretti dal Vice Questore Aggiunto dott. Gabriele Presti – unitamente agli uomini dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico – diretti dal Commissario Capo dott. Emanuele Vaccaro – hanno eseguito la misura cautelare del divieto di dimora nel comune di Enna a carico di un giovane di Porto Empedocle – F.A., classe 1992, gravato da numerosi pregiudizi di polizia in materia di reati contro il patrimonio – poiché gravemente indiziato del reato di furto aggravato, essendo stato riconosciuto quale autore del furto di una borsa, custodita all’interno di un’autovettura, ed essendo stato trovato, tra l’altro, in possesso di parte della refurtiva;  un cittadino aveva parcato la propria autovettura davanti un esercizio commerciale, ubicato nel centro della città. Poco dopo, nel riprendere il mezzo si avvedeva che il borsello di sua proprietà, che aveva lasciato sul sedile passeggero, era stato sottratto. All’interno del borsello rubato si trovavano documenti, carte di pagamento, valori ed effetti personali, tra cui il cellulare. La vittima, successivamente, si accorgeva gli ignoti malfattori avevano indebitamente prelevato la somma di alcune centinaia di euro, mediante la carta bancomat oggetto del furto.

I poliziotti dell’articolazione Ufficio denunce dell’U.P.G.S.P. (in quel momento ancora diretti dal Commissario Capo Giuseppe Sofia), ricevevano la denuncia, dando vita ai primi accertamenti, fra cui la visione delle telecamere dei circuiti di video sorveglianza di Istituti di Credito e quelli dell’apparato cittadino di Sicurezza Urbana. Dalla disamina dei filmati in questione, effettuati unitamente ai colleghi della Squadra Mobile, si riusciva ad individuare e riconoscere il giovane, il quale, non originario di Enna, si trovava nel capoluogo temporaneamente, riuscendo, a seguito di appostamento, a localizzare la sua abitazione.

Rassegnate le prime risultanze all’Autorità Giudiziaria competente, veniva disposta la perquisizione domiciliare a carico del giovane, la quale, eseguita dai poliziotti, permetteva di rinvenire parte della refurtiva, come il telefono, il borsello ed altri effetti personali, nonché parte dell’abbigliamento indossato dal F.A. durante il furto e l’indebito prelievo al bancomat.

In quell’occasione, i poliziotti della Divisione Anticrimine – diretti dal V.Q.A. dott. Matteo Spatola – visti i gravi indizi di reato, esperivano l’istruttoria e successivamente notificavano a F.A. il provvedimento del Signor Questore della Provincia di Enna – dott. Antonino Pietro Romeo – che disponeva la misura di prevenzione del Foglio di via Obbligatorio con divieto di ritorno in questa provincia per il giovane agrigentino.

Trasmesso l’esito delle attività investigative esperite dagli Agenti, la Procura di Enna, nella persona della dott.ssa Stefania Leonte, avanzava proposta di misura cautelare al G.I.P. presso il Tribunale ereo.

Il Giudice, nella persona del dott. Vittorio Giuseppe La Placa emetteva la misura cautelare del divieto di Dimora in Enna, provvedimento che i poliziotti eseguivano, rintracciando il F.A. in Catania e notificandogli la misura coercitiva.

In alto