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Enna: gli interventi al Convegno sugli strumenti giuridici a favore delle fragilità sociali

C’è chi nella campagna ennese svolge da cinque anni assistenza e integrazione di portatori di handicap. Tra le tante attività, sii fa ‘Terapia occupazionale’, ovvero in un laboratorio di falegnameria si insegna ai ragazzi a costruire fioriere e oggetti in legno.  In un altro laboratorio si insegna a coltivare un orto. Accade alla ‘Fattoria sociale’ in contrada Baronessa, a Enna Bassa. Andrea Di Mattia è l’anima di questa realtà dedicata ai soggetti più fragili. Così come lo è Piero Rostagno per il Neon Teatro che lavora con giovani disabili e Don Giuseppe Fausciana lo è per i bambini autistici. Hanno raccontato la loro esperienza di vita sul palco del Teatro Garibaldi di Enna, in occasione dell’Open day di sabato 27 maggio. Un incontro pubblico dedicato alla tutela delle fragilità  sociali e promosso dal Notariato in 61 città italiane, di cui sette siciliane. Oltre Enna, Palermo, Catania, Caltanissetta, Ragusa, Siracusa e Messina. È stata l’occasione per presentare la quattordicesima guida per il cittadino dedicata alla legge 112 del 2016. Un vademecum di facile consultazione con il quale Notariato e Associazioni dei Consumatori vogliono rendere  più accessibili gli strumenti giuridici di primaria importanza per affrontare situazioni sociali complesse e dolorose con maggiore consapevolezza e con il necessario sostegno.
Tanti gli ospiti intervenuti nelle due tavole rotonde organizzate dal Consiglio Notarile dei distretti riuniti di Enna e Nicosia. La prima dedicata alla Legge del ‘dopo di noi’ entrata in vigore nel giugno del 2016.
Forze e debolezze della legge sono state  illustrate da Roberto Di Maria, Preside della Facoltà di Scienze Economiche e giuridiche dell’Università Kore di Enna e dal giudice Calogero Commandatore, referente della Scuola superiore della Magistratura. Firmatario della legge 112 del 2016 è l’onorevole Maria Greco, componente della Commissione Giustizia della Camera che nel suo intervento ha sottolineato “l’importanza del ruolo del notaio nell’applicazione degli strumenti privati della legge (trust, vincoli di destinazione).
La seconda tavola rotonda è stata dedicata all’amministrazione di sostegno, interdizione e inabilitazione. “Di un welfare efficace che dia sostegno concreto alle tante famiglie che vivono il dramma della disabilità” ha parlato Gabriella Tomai, Magistrato Consigliere della Corte d’Appello di Caltanissetta con una lunga esperienza come giudice minorile. “Non servono interventi tampone – ha aggiunto – le famiglie sono disorientate dalla frammentazione delle competenze e occorrerebbe l’istituzione di un tribunale per le famiglie per rendere più agevoli le autorizzazioni”. Sulla “carenza di servizi di  assistenza alle famiglie che vivono il dramma quotidiano della disabilità” ha puntato il dito l’avvocato Eleanna Parasiliti, componente dell’Osservatorio ‘Violenza di genere’. “La fragilità va protetta perché è delicata, non debole” – ha sottolineato Alessandra Nocilla, vicepresidente di ‘Vita 21 Enna’, associazione nata nel 2014 e che raggruppa un centinaio di iscritti.
L’incontro pubblico promosso dal Notariato è stata l’occasione per il Direttore generale dell’Asp di Enna, Giovanna Fidelio, di annunciare la pubblicazione del bando della Regione Sicilia per accedere agli aiuti destinati ai disabili gravi. “La tutela delle persone con disabilità rappresenta una forte esigenza sociale e il notaio è a fianco delle famiglie nell’ indagare la volontà delle parti per adeguarla alle norme di legge stabilendo il programma di vita del disabile al fine di provvedere alla sua cura, al suo benessere e alla sua assistenza dopo che i genitori non ci saranno più” – ha detto il Notaio Filomena Greco, componente della Commissione terzo settore del Consiglio nazionale del Notariato che ha coordinato i lavori dell’Open day. “È importante avere strumenti idonei a garantire al disabile, per tutta la durata della vita, un’assistenza non solo morale ma anche materiale rispettosa della sua dignità” – ha aggiunto il Notaio Grazia Fiorenza, Presidente del Consiglio Notarile di Enna.
Tutti concordi che tanto sia stato fatto, ma tanto resti ancora da fare per dare concreta attuazione alla legge. Ad esempio una rete tra le diverse competenze e operatori impegnati sul campo per la tutela delle fragilità sociali che “sono tante e diverse”. Una proposta lanciata dall’ Assessore regionale alle Autonomie locali, Luisa Lantieri .  “Enna città pilota e punto di riferimento in questo ambito” – ha detto Marco Milazzo, Presidente di ‘Vita 21 Enna’. Di necessità di “maggiore informazione sulle politiche di aiuto e sulle misure che permettono al diversamente abile il diritto di avere un progetto di vita personalizzato che guardi al suo futuro e allo stesso tempo dia serenità ai genitori”  ha parlato Filippa Tirrito, consigliere del Movimento difesa del cittadino.
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Redazione

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