Maurizio Diotallevi è stato bloccato per omicidio e occultamento di cadavere. Le gambe della sorella Nicoletta, 58 anni, sono state trovate nei pressi di Villa Glori alle 20 di Ferragosto. Oggi il resto del corpo è stato scoperto in un altro bidone in via Guido Reni. L’ha fatta a pezzi, sembra al culmine di una lite, e ha sparpagliato i resti in alcuni cassonetti tra i Parioli e il Flaminio a Roma. Fermato, a lungo interrogato, infine l’autore dell’orribile gesto è crollato e ha confessato: si tratta del fratello della vittima, Maurizio Diotallevi, 62 anni, accusato di omicidio e occultamento di cadavere.
Nicoletta, 58 anni, e il fratello-carnefice vivevano insieme in via Guido Reni al civico 22b, nell’appartamento ereditato dai genitori, proprio accanto al commissariato di polizia. Secondo le testimonianze non conducevano una vita facile e nemmeno felice: pare che avessero problemi economici, che si arrangiassero con lavori saltuari, come i corsi di yoga tenuti dalla vittima. Per sostentarsi, affittavano anche una stanza agli studenti. Non è escluso che a far scattare l’ira di Maurizio – descritto dai vicini come un tipo taciturno – sia stata una discussione dovuta a una richiesta di soldi respinta dalla sorella.
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