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Dipendente del Comune di Valguarnera Caropepe spacciandosi per referente di un noto boss di “cosa nostra” chiedeva il “pizzo”

Nella giornata di ieri, la Polizia di Stato, a conclusione di articolata attività investigativa coordinata dalla Procura Distrettuale Antimafia di Caltanissetta, ha eseguito l’arresto in flagranza di ARENA Maria Gabriella, classe 1966, dipendente del Comune di Valguarnera Caropepe, colta nella flagranza del reato di estorsione aggravata dall’aver commesso il fatto avvalendosi delle condizioni di cui all’art. 416 bis c.p., in danno di un noto imprenditore della provincia ennese.
In particolare, la donna, dipendente del Comune di Valguarnera Caropepe,contattava un importanteimprenditoredellaProvincia di Enna,richiedeva allo stesso, a titolo di “protezione”, una percentuale del complessivo fatturato annuodella sua attività imprenditorialeaggiungendo che tale richiesta proveniva daunnotoboss. Successivamente, giungeva nell’indirizzo di posta elettronicadell’imprenditoreuna mail, in cui si esternavano delle minacce gravi, a chi non si sottometteva alle richieste di un soggetto, dotato di ampio potere criminale.
Nel corso di vari incontrila donna “ribadiva” la richiesta estorsiva pari a € 200.000,00 chel’imprenditore doveva corrispondere mensilmente alla stessa, che nella circostanza, a suo dire, ribadiva agire per nome e per conto di altri personaggi.
Nella tarda mattinata di martedì, presso il centro commerciale di Dittaino, l’imprenditore si  incontrava con la ARENA Maria Gabriella che nella circostanza riceveva dalla vittima la somma di euro 25.000,00  contenuti all’interno di una busta, ignara che tali accadimenti venivano osservati dagli uomini della Squadra Mobile di Enna. L’indagata, veniva prontamente fermata immediatamente dopo che la stessa aveva prelevato la predetta busta, che veniva rinvenuta all’interno della sua borsetta, contenente l’intera somma di denaro di euro 25.000,00, procedendo al suo arresto.
Senza soluzione di continuità, i poliziotti poi procedevano all’esecuzione della perquisizione presso l’Ufficio del Comune di Valguarnera Caropepe, ove l’indagata presta servizio, e presso l’abitazione della donna, delegate dalla Procura Distrettuale Antimafia di Caltanissetta, allo scopo di ricercare elementi utili alle indagini.
L’arrestata, dopo gli adempimenti di rito, veniva accompagnata presso una Casa Circondariale dell’isola, come disposto dall’A.G. procedente, la Procura della Repubblica Distrettuale Antimafia presso il Tribunale di Caltanissetta.
La Procura della Repubblica presso il Tribunale di Enna procede riguardo la convalida dell’arresto in flagranza di reato, essendo stato operato in Enna.
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