Categories: Magazine

Boom di celiaci e il settore agroalimentare torna al passato

Il numero di celiaci in Italia continua ad aumentare, un incremento di oltre il 15% in due anni, dal 2012 al 2014, secondo i dati del Ministero della salute. Gli italiani affetti da questa patologia autoimmune sono oltre 170 mila, soprattutto concentrati al nord.
Il dato non tiene conto della sensibilità e dell’intolleranza al glutine sviluppata da sempre più ampie fasce della popolazione e che portano disturbi di vario genere, spesso confusi con malattie dell’intestino, come il morbo di Crohn.
Oltre a preoccupare le autorità sanitarie nazionali, il boom dei celiaci ha interessato anche l’industria alimentare e la Grande Distribuzione. Grazie all’innovazione tecnologica sono stati sviluppati processi in grado di separare il glutine e quindi produrre cibi adatti ai celiaci. Un percorso a ritroso dopo che, negli anni 1950, proprio l’industria aveva stimolato il miglioramento genetico dei cereali, ma anche della soia, per l’ottenimento di farine ad alto tenore di questa proteina.
Se l’industria alimentare pensa a come eliminare il glutine in fase di preparazione del cibo, sempre più spesso gli artigiani del cibo italiani guardano al passato per produrre paste, farine e prodotti da forno naturalmente poveri di glutine.
Tutto parte da scoperte archeologiche, come quella di un laboratorio del pane in Sardegna, risalente a 1300 anni prima di Cristo, scoperto presso la casa del nuraghe Arrubiu. Anche grazie a queste scoperte è stato possibile accertare che i grani antichi erano molto poveri di glutine.
È partita così una corsa alla valorizzazione del nostro germoplasma cerealicolo. Tra i grani oggi riscoperti vi sono il Senatore Cappelli, ma anche il Saragolla, la Tumminia, il Grano Monococco, il Gentil Rosso, la Verna, il Rieti. Questi grani hanno il vantaggio di avere un più equilibrato rapporto tra amido e proteine, tra cui il glutine. La pasta, il pane e i prodotti da forno ottenuti con tali farine spesso vantano caratteristiche di migliore digeribilità e anche assimilazione dei nutrienti rispetto ai prodotti standard, oltre che sapori, gusti e odori più complessi.
Di fronte alla crescente attenzione all’alimentazione, industria e artigiani del gusto prendono strade diverse, la prima affidandosi all’innovazione di processo, i secondi riscoprendo virtù salutistiche che vengono dal passato.
Fonte: Teatro Naturale per Sol&Agrifood
Il primo Network in franchising di quotidiani online
Copyright © 2016 La Gazzetta Ennese.

Administrator

Share
Published by
Administrator

Recent Posts

Tutti pazzi per Taormina e San Vito ma queste sono le 5 SPIAGGE più belle della Sicilia | La numero 3 batte pure la Grecia

Se cerchi delle spiagge siciliane meravigliose, questi sono gli indirizzi da annotare. Posti da fare…

4 minuti ago

In Sicilia impazziscono | 200€ IN MENO IN BOLLETTA, questi i fortunati: gli altri si attaccano al tram

Finalmente buone notizie per molte famiglie siciliane. Questo l'elenco di chi tira un sospiro di…

4 ore ago

In pochi sanno che nel cuore della Sicilia nasce la CITTÀ DELL’ORO | Qui tutti diventano ricchi, persino il turista svedese

L'oro della Sicilia è qualcosa di unico e magico al tempo stesso. C'è chi lo…

19 ore ago

PENSIONATI TRADITI | Niente 14esima per migliaia di famiglie in Sicilia: ecco la lista degli esclusi

Per i pensionati siciliani sono guai grossi. La 14esima è destinata alla cancellazione per molti,…

1 giorno ago

Nel cuore della Sicilia sorge la CITTÀ DEGLI ASINI | Qui i voti a scuola non c’entrano nulla, tutta colpa della velocità

Essere della città degli asini è un grande vanto e in Sicilia lo sanno tutti.…

1 giorno ago

Stanno cercando in tutta la Sicilia | SELEZIONE PUBBLICA APERTA, ti candidi e hai già un piede e mezzo dentro: è il lavoro dei sogni

Finalmente per chi cerca un lavoro stabile in Sicilia, questo è il momento giusto. Ti…

2 giorni ago