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Ballottaggi: PD brutta sconfitta anche in Sicilia, M5S conquista tre centri importanti

Si sono concluse intorno alle ore 1.30 le operazioni di spoglio dopo il turno elettorale dei ballottaggi di domenica 19 giugno; l’onda lunga del M5S, che ha conquistato Roma e Torino umiliando il PD, ha raggiunto la Sicilia dove i pentastellati hanno conquistato città importanti come Alcamo, Favara e Porto Empedocle.
Se quella di Roma con Virginia Raggi poteva essere una vittoria praticamente certa, visto il disastro amministrativo del PD nella capitale, il risultato di Torino della Chiara Appendino è invece in parte inaspettato;  il vantaggio del primo turno e l’unanime consenso per i cinque anni di amministrazione Fassino dava più probabilità di vittoria al sindaco uscente.
Il dato di Torino è per certi versi politicamente molto più importante di quello di Roma, dove si è votato anche con “la pancia”; a Torino il voto è stato frutto di un ragionamento politico che vede Fassino pagare probabilmente colpe non sue: l’elettore ha certamente voluto punire il PD e in maniera mirata Renzi che lo rappresenta in maniera sovraesposta, nel bene e nel male. Un uomo solo al comando non paga!
Il centrosinistra conquista Milano con Sala, e De Magistris (rivoluzionario ante litteram) riconquista agevolmente Napoli, dove il PD era già scomparso al primo turno, non raggiungendo il ballottaggio con la candidata Valente. Il PD perde pure a Trieste e Pordenone, territorio del Vicesegretario PD Debora Serrachiani Presidente di Regione, e perde pure Grosseto e Savona; vince di fatto solo a Bologna con l’uscente Merola e a Varese in territorio leghista.
In Sicilia non va meglio al PD, che dopo essersi spaccato a Giarre perde clamorosamente anche a Caltagirone, patria di Sturzo, dove il fratello del Rettore dell’Università di Catania Pignataro esce sconfitto dal duello con Gino Ioppolo, uomo di destra vicino a Nello  Musumeci; conquista invece Noto e Canicattì.
Il M5S sull’onda lunga nazionale, vinti 19 ballottaggi su 20, e grazie al certosino lavoro dei suoi rappresentanti conquista Alcamo (ex roccaforte del PD) con il 75% dei consensi; vittoria agevole dei candidati pentastellati anche a Favara e Porto Empedocle. Il voto va letto come un campanello di allarme nei confronti del governo Crocetta; in Sicilia si vota per le regionali fra poco più di quindici mesi, e solo con un deciso cambio di passo il PD e l’attuale coalizione potranno competere ed evitare di essere travolti, facendo della Sicilia la prima Regione governata dal M5S.
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