Hanno approfittato dell’ultimo giorno prima della pausa estiva per resuscitare l’elezione diretta delle ex Provincee tornare indietro rispetto a quanto fatto in precedenza dall’Ars, e rispetto a quanto detta la legge nazionale Delrio.
Dopo aver votato le norme della cosiddetta finanziaria bis, a sorpresa i deputati hanno chiesto alla presidenza dell’Ars di mettere ai voti il disegno di legge, iscritto all’ordine del giorno da tempo, che reintroduce il voto diretto nelle ex Province, che era stato abrogato con la riforma che ha introdotto i Liberi consorzi e le città metropolitane i cui amministratori devono essere scelti con il voto di secondo livello. Intervenendo in aula, il deputato del Pd Giovanni Panepinto ha sostenuto che se la norma passasse sarebbe impugnata perché in contrasto con la Delrio. La norma prevede il voto diretto per i presidenti dei Liberi consorzi e per i sindaci metropolitani ed è stata approvata, con buona pace di Crocetta e di Giletti, nella cui Arena televisiva della domenica pomeriggio su RAI 1, il Presidente aveva annunciato “urbi et orbi” la riforma all’avanguardia della soppressione degli enti intermedi.
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