Magazine

Anziani e fitness: la via per l’eterna giovinezza

ginnastica

La nostra società, presenta una situazione in cui il tasso di natalità è zero e l’età media si sta alzando notevolmente, con una percentuale di popolazione che fa parte della terza età molto elevata. Data la realtà, sta diventando di fondamentale importanza, studiare il fenomeno e trovare delle soluzioni, ai problemi che si incontrano nella senescenza. Vari studi, hanno dimostrato che l’attività fisica è un ottimo mezzo per rallentare e rendere meno problematico il processo dell’invecchiamento. Penso che chiunque lavori nel settore Fitness si debba aggiornare e  aprire le porte ad un nuovo target “GLI ANZIANI”.

 Recenti studi hanno evidenziato che un moderato allenamento, protratto per tutta l’esistenza della persona e mirato a determinate situazioni può allungare leggermente la vita, e ritardare di parecchi anni l’insorgenza di svariati problemi causati dal processo di invecchiamento. Fortunatamente, oggigiorno anche il settore medico sta capendo che è il caso di educare la popolazione al movimento. Non è vero che più avanza l’età meno bisogna muoversi, bisogna muoversi seguendo linee guida precise. Il compito di chi opera nelle palestre è quello di educare l’anziano all’allenamento, seguendo sempre due aspetti fondamentali: collaborare con un medico che valuta la salute del nuovo cliente e proporre un piano di allenamento il più personalizzato possibile. È fondamentale sottolineare che l’attività fisica ha molteplici benefici sull’anziano:

  • Ha funzione di aggregazione sociale, antagonista della solitudine spesso compagna degli anziani.
  • è salutare già dalle prime sedute ( riesco a mettermi le calze da solo!! Dopo alcune sedute di stretching)
  • Può combattere alcune patologie croniche nell’anziano (ipertensione, diabete, patologie cardiache, osteoporosi ecc.)
  • Da migliorie estetiche (più massa magra, meno massa grassa).

Con l’avanzare degli anni, si va in contro ad una serie di problematiche fisiche che vanno a toccare un po’ tutti gli organi del nostro corpo. L’esercizio fisico razionale e costante, fa sì che questa degenerazione rallenti e in alcuni casi regredisca.

APPARATO RESPIRATORIO

Con il passare del tempo, l’apparato respiratorio va in contro a diversi tipi di problemi, indurimento dei vasi sanguigni e diminuzione del numero di capillari che irrorano i polmoni, perdita di funzionalità da parte dei muscoli respiratori, diminuzione dell’articolarità condro-costale, minore elasticità tissutale dei polmoni, con conseguente  perdita della giusta meccanica respiratoria. La conseguenza che le precedenti cause scatenano è una respirazione affannosa, un decremento della capacità vitale,  del volume di riserva respiratorio ed inspiratorio, ed un aumento dello spazio morto e del volume residuo. Anche il VO2 MAX calerà. Ad un piccolo sforzo corrisponderà un grande impegno dell’apparato respiratorio. Esercizi di stretching per ritrovare la giusta mobilità articolare, ginnastica respiratorie per riacquisire la giusta respirazione, tonificazione dei muscoli respiratori e attività cardiovascolare, possono ridare all’anziano il giusto input per far sì che il proprio sistema respiratorio, riprenda a funzionare in maniera corretta.

SISTEMA SCHELETRICO

L’apparato scheletrico e quello articolare, con il progredire dell’età vanno in contro a vari fenomeni degenerativi, dalla demineralizzazione ossea che porta all’osteoporosi, alle malattie reumatiche, alle artrosi ecc  E’ risaputo che  quando le ossa sono sollecitate in carico riescono ad avere minori perdite di minerali, mantenendo una discreta densità ossea. È altresì dimostrato che per tenere le articolazioni in salute il miglior modo è farle muovere. Sono diversi gli stimoli che possiamo dare al nostro apparato scheletrico, dall’apparente semplice camminare, passando per le esercitazioni con attrezzature “anisotoniche”, alle attività di tipo aerobico fino ad arrivare all’utilizzo delle pedane vibranti.

SISTEMA NERVOSO

Il sistema nervoso è formato da particolari tipi di cellule (neuroni) che non sono in grado di riprodursi e che con il tempo calano sia di numero che di funzionalità. Le cause di questo tipo  di degenerazione sono svariate, alcune di tipo fisiologico altre di tipo patologico.  Logicamente un rallentamento del sistema nervoso coincide con un rallentamento di tutte le funzioni del nostro corpo e quindi di un rallentamento della vita di relazione. L’esercizio fisico fa sì che arrivi più sangue al cervello, favorisce il passaggio nella barriere ematoencefalica dei neurotrasmettitori, da grosse stimolazioni propriocettive, e rallenta la degenerazione da vecchiaia. I benefici che apporta l’allenamento a livello nervoso, si trasmettono poi a livello di attività quotidiane, l’anziano sarà più lucido e più attento, e sarà in gradi di rispondere meglio e più velocemente a stimoli esterni con reazioni mirate e precise.

SISTEMA ENDOCRINO E IMMUNITARIO

Naturalmente le secrezioni ormonali con il progredire degli anni subiscono delle notevoli variazioni. I fenomeni a cui maggiormente assistiamo sono il calo degli ormoni “buoni” GH, Testosterone, Dhea, ormoni Tiroidei, ed un aumento degli ormoni dello stress Cortisolo. Anche il sistema immunitario viene intaccato ed indebolito dalla senescenza. Alcune ricerche hanno evidenziato che il regolare esercizio fisico nell’anziano, blocca i  fenomeni degenerativi a carico dei sopradescritti apparati ed addirittura fa sì che essi riprendano a funzionare in maniera blanda ma con notevoli risultati a livello di benefico fisico per l’anziano.

APPARATO CIRCOLATORIO

Studi recenti hanno evidenziato che  persone anziane allenate rispetto a coetanei non allenati, presentano aumento della gittata sistolica durante attività fisica, aumento del trasporto di ossigeno, aumento della capacità contrattile del muscolo cardiaco, frequenze cardiache a riposo inferiori, aumento del numero di capillari a livello muscolare e polmonare. Naturalmente avere un cuore che funziona bene, significa avere meno problemi di salute e la possibilità di poter avere una vita normale anche in tarda età.

COMPOSIZIONE CORPOREA

A livello di composizione corporea, avvengono diversi tipi di cambiamento che sono causa di svariati problemi di salute. Il corpo con il progredire dell’età va in contro a disidratazione. Un esempio di problematica che questo fenomeno porta con sé è la disidratazione del disco intervertebrale, che fa sì che i dischi siano meno gonfi e resistenti e diventino più secchi e duri, quindi meno in grado di assorbire determinati tipi di sollecitazioni senza incorrere in traumi. Anche la componetistica massa magra, massa grassa si modificano. La massa grassa aumento a discapito del muscolo causando problemi sia estetici che funzionali. Il regolare esercizio fisico può far sìi che il grasso diminuisca e il muscolo si ipertrofizzi.

FORZA

Anche la forza muscolare cala e con essa la percentuale di fibre muscolari di tipo veloce a discapito di fibre lente o di tessuto fibroso o di adipe muscolare. Il muscolo perde di ordine nel senso che le linee zeta si rompono causando contrazioni meno funzionali. Il numero e la grandezza dei mitocondri diminuisce. In poche parole i muscoli non sono più in grado di assolvere pienamente ai propri compiti. Anche in questo caso un regolare esercizio fisico, può far sì che a livello muscolare si ristabiliscano determinati equilibri, che le fibre di tipo bianco aumentino di numero a discapito di quelle rosse, che i mitocondri aumentino di numero e grandezza, che il muscolo sia più vascolarizzato.

In aggiunta all’obiettivo più comune di migliorare la funzione cardiovascolare e metabolica, gli interventi devono intervenire positivamente nel migliorare la massa muscolare, la forza, la potenza, la flessibilità è la massa minerale ossa (BMD) Buchner D et al Clin Geriatr Med 1992;8:1-17     Bassey E et al Clin Sci 1992;82:321-7

La forza muscolare è associata in maniera indipendente con le abilità funzionali nell’anziano Hyatt R et al Age Ageing 1990; 9:330-6    Buchner D, de Lateur BJ Ann Behav Med 1991;13:91-8

Poiché l’esercizio aerobico non migliora la produzione di forza nell’anziano Thompson R et al J Am Geriatr Soc 1988;36:130-5    Klitgaard H et al Acta Physiol Scand 1990.

la forza muscolare può diventare il fattore limitante per le attività quotidiane più della funzione cardiovascolare negli anziani Pendergast et al J gerontol 1993;45:61-7.

Inizialmente si pensava che l’incremento di forza causato dall’allenamento negli anziani fosse causato esclusivamente da adattamenti di tipo neurologico Morirani et al J gerontol 1980;35:672-82 si è visto invece come ci sia un’effettiva crescita della massa muscolare in anziani maschi e femmine.

Dunque l’esercizio fisico porta benefici anche a livello muscolare, con risposta molto veloce e importante. Immaginate il beneficio di essere un po’ più forti, quanta indipendenza da a una persona anziana (Riuscire a portare le borse della spesa da soli!!!).

ASPETTO PSICOLOGICO

Ultimo non per importanza. La solitudine e il senso di impotenza di fronte all’età che avanza sono due fenomeni che spesso danno grossi problemi alle persone anziane. Lo sport è socializzazione, è aumento della fiducia in se stessi, è divertimento, è salute. Per quanto riguarda il settore Fitness,bisogna fare al modo con cui si fanno entrare gli anziani nel proprio centro. Consiglio, corsi specifici oppure allenamenti in orari tranquilli con musica bassa e non aggressiva, senza super atleti che si atteggiano da Super Man.

Tenete presente che gli anziani sono un target che presto diventerà fondamentale per l’economia dei Centri Sportivi. L’importante è essere in grado di offrire un servizio adeguato e che dia risultati. L’anziano non deve andare alle Olimpiadi ma non è neanche un caso disperato (salvo grosse patologie) quindi è un soggetto che risponde ai princìpi dell’allenamento spesso più di quanto si possa immaginare!!  Vi ricordo anche che oltre ad un interessante introito economico gli anziani sono un grosso introito di tipo umano. È bello sentirsi raccontare storie da loro, li fa stare bene e spesso ci insegnano qualcosa.  Concludo con due domande: qual è l’animale che alla nascita cammina a quattro zampe, in età adulta a due e in vecchiaia a tre?? La risposta è l’uomo!! La seconda è qual è l’abitat migliore per questo animale nel corso della sua vita??? Che domande…..La Palestra!!!!

Tratto da http://www.my-personaltrainer.it

In alto