Sicilia – “Apprendiamo che nel ddl n.1214Disposizioni finanziarie varie, è prevista (art.3) l’eliminazione della quota spettante ai comuni, pari al 30%, relativa agli introiti dei biglietti di ingresso ai siti culturali”. Lo hanno sottolineato Leoluca Orlando e Mario Emanuele Alvano, rispettivamente presidente e segretario generale dell’AnciSicilia, che aggiungono: “In questo modo non si fa che peggiorare il quadro di grande difficoltà finanziaria in cui versano i comuni. Gli amministratori locali non sono, a tutt’oggi, in grado di definire i bilanci di previsione 2016, non hanno certezze su quali saranno le conseguenze dell’accordo Stato-Regione e non conoscono l’entità delle risorse destinate al personale precario. A questo si aggiunge la prospettiva di un ulteriore taglio di risorse con il quale, peraltro, si rischia di paralizzare e penalizzare anche il settore turistico, uno degli elementi trainanti per l’economia della nostra Isola”. Per questi motivi, in una nota inviata al presidente dell’Ars, Giovanni Ardizzone, e al presidente della V Commissione Cultura all’Ars, Marcello Greco, l’AnciSicilia ha chiesto di essere audita.
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