Agira: “Malinconie e incanti prima che la notte ne offuschi la memoria” di Salvatore Rocca

Nel leggere le poesie racchiuse nell’aureo volumetto dal titolo“Malinconie e incanti prima che la notte ne offuschi la memoria”di Salvatore Rocca, dedicato con sentimenti d’infinita gratitudine all’amata sposa Marianna e stampato nel mese di aprile 2017 da Arti Grafiche Jesus di Antonio Calderone da Leonforte, si ha l’impressione di respirare l’aria pura, salubre e rigenerante della campagna collinare, assolata e profumata della terra di Sicilia. La delicata immagine della graziosa copertina, che raffigura due sposi contadini che in una breve pausa del faticoso lavoro dei campi, sostano in preghiera per recitare piamente insieme la poetica preghiera evangelica mariana del’
L’autore è un agirino di 73 anni, autodefinitosi
Ad introdurre l’elegante volume di 227 pagine, la toccante e personalissima presentazione dello stesso maestro Rocca nel ricordo, pur nell’innato pudore e nel naturale riserbo, dello scampato pericolo di una temibile malattia della sua sposa, e dell’intenso momento di gioia e di gratitudine condiviso con lei: fatti ricchi di emozione e di intensi sentimenti spirituali che hanno suscitato in lui il desiderio di realizzare un sogno da tempo chiuso nel cassetto: pubblicare poesie sgorgate spontaneamente dal profondo del suo cuore nonché racconti
La prima parte è riservata ad una quarantina di belle poesie ispirate da
La seconda parte riguarda le“memorie del latifondo e due racconti brevi”:vere e proprie novelle di forte sapore veristico con un’efficace descrizione di caratteristici personaggi dello scomparso mondo contadino, al lavoro nelle masserie dei latifondi, all’inizio dell’estate al tempo della mietitura, in cui domina l’indovinata figura sensuale di
La terza parte ha un titolo programmatico di grande suggestione:“Basso Impero. Cronache minime e considerazioni semiserie dalla nostra inarrestabile decadenza”. Si tratta di tanti squarci ben riusciti di vita vissuta su temi che interessano la scuola, la politica, il costume, le relazioni sociali, le vicende cittadine, ecc. con riflessioni personali di
Il volumetto si conclude con un breve e simpatico apologo ideato da un bravo educatore, come il maestro Salvatore Rocca, su Dio Padre visto dagli islamici e dai cristiani attraverso un episodio risalente all’inizio dell’anno scolastico 1989/90, descritto dall’autore con rara e veristica perizia letteraria e con grande semplicità e umiltà, senza la
Fonte: www.cronacaoggiquotidiano.it Articolo di Antonino Blandini
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