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Agira vicenda ASU: testo dell’ audizione all’ ARS sulla problematica

Ecco il testo dell’ audizione che si è svolta giorno 9 Febbraio presso la Commissione regionale Cultura, Formazione e Lavoro, sulla vicenda degli Asu di Agira

Audizione dell’Assessore regionale per la famiglia, le politiche sociali ed il lavoro in merito alla sospensione dei lavoratori impegnati in attività socialmente utili presso il Comune di Agira (EN) .

Dichiara di avere chiesto l’odierna audizione al fine di comprendere le ragioni per le quali la Giunta comunale di Agira abbia annullato in autotutela la delibera di Giunta comunale con la quale si prevedeva la prosecuzione delle attività socialmente utili di 28 lavoratori inseriti nell’elenco di cui all’art. 30, l. r. n. 5/2014.

L’avv. GRECO, sindaco del Comune di Agira (EN), dichiara di avere dovuto procedere alla revoca della proroga dell’utilizzazione dei lavoratori impegnati in attività socialmente utili a seguito di una sentenza della Corte di appello del Tribunale di Caltanissetta, in virtù della quale il Comune di Agira è stato condannato a un risarcimento per danno c.d. comunitario in favore dei ricorrenti lavoratori socialmente utili dichiarando illegittimo l’utilizzo dei lavoratori ASU oltre tre anni e quindi la prosecuzione dell’utilizzo degli stessi. Preso atto del contenuto del dispositivo di tale pronuncia, il segretario del Comune ha redatto un parere con il quale ha chiesto alla Giunta di annullare la delibera che prevedeva la prosecuzione delle attività socialmente utili. Pertanto, l’amministrazione comunale ha dovuto conformare il proprio comportamento all’esecuzione di una sentenza. Ritiene che la Regione debba intervenire al fine di stabilizzare tale categoria di precari.

L’on. LANTIERI rileva che i lavoratori che hanno presentato l’appello lamentavano il loro utilizzo in mansioni in cui il Comune era carente. Come è noto la questione relativa al personale c.d. ASU ha origini antiche ed è arrivato il momento di adottare una soluzione a livello legislativo al fine di stabilizzare ormai l’ultima categoria di precari della Regione. Attualmente risulta che 28 lavoratori siano stati sospesi e ciò crea una disparità di trattamento con gli altri lavoratori della stessa categoria.

L’ing. SCIACCA, dirigente generale del Dipartimento regionale dell’impiego, dell’orientamento, dei servizi e della attività formative, ritiene che vi sia uno stato di confusione nell’interpretazione della sentenza, che ha per oggetto lavoratori LSU e non ASU.

 L’avv. GRECO replica che si tratta di lavoratori impegnati in attività socialmente utili che non hanno alcun tipo di contratto con la pubblica amministrazione ma soltanto delle integrazioni orarie.

L’ing. SCIACCA sostiene che anche il contratto che preveda una integrazione oraria sia illegittimo e avverte che il Comune non poteva sospendere le attività svolte dagli ASU essendo dipendenti della Regione. Si prevede infatti che qualora un comune non intenda utilizzare tali lavoratori lo debba comunicare al Dipartimento atteso che il comune è solo ente utilizzatore. Conclude che nel prossimo disegno di legge di contabilità regionale saranno previste alcune disposizioni a favore della categoria degli ASU.

 Il PRESIDENTE assicura che si lavorerà verso la stabilizzazione di tali lavoratori, ma ritiene che le forme integrative orarie a favore di tali lavoratori siano illegittime. Il PRESIDENTE, non avendo altri chiesto di parlare, dichiara chiusa la seduta. La seduta è tolta alle ore 14.30

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