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Enna: per la Cisl occorre rapporto tra “Città e Università”

Enna – Dopo aver auspicato, qualche settimana fa una riapertura del dialogo, la Cisl torna a sollecitare un’azione corale tra Comune e Università. La nascita dell’Università degli Studi di Enna rappresenta un importante potenziale di trasformazione urbana ed economica dell’area interna dell’isola, soprattutto del contesto urbano di Enna, ecco che potrebbe rappresentare un vantaggio  la presenza di alcune facoltà nel centro storico. Solo attraverso la valorizzazione del patrimonio umano, artistico e culturale è possibile immaginare per questo territorio una prospettiva sostenibile di crescita.

Ma ciò che serve è  un legame con il territorio, un rapporto con il quale viene riconosciuto il ruolo cruciale dell’Università nello sviluppo della città per far crescere il capitale umano e le risorse della conoscenza quali patrimoni fondamentali. Per legare il mondo accademico con l’economia è necessario che la ricerca e lo studio accademico si trasformino in creazione di impresa, in ricerca applicata, in sviluppo imprenditoriale.

Vanno rafforzate le iniziative didattiche e ordinarie che già si esercitano collegandole con il territorio, con il mondo dell’impresa e del lavoro. Si potrebbero attivare azioni di spin-off in grado di generare impresa, innovazione tecnologica, valorizzazione delle risorse umane. Come anche, attivare quel rapporto con il territorio attraverso l’impiego  di neo laureati nelle aziende presneti sul territorio, mediante convenzioni  con  le imprese o con le associazioni datoriali.

Ma ciò potra realizzarsi solo se viene sperimentato, insieme all’adattamento al nuovo modello formativo, la costruzione di un diverso modello di insediamento territoriale, nell’autonomia delle proprie decisioni e nella capacità di mettersi in relazione con energie nuove del territorio. Il livello cognitivo, è in grado di mettere a sistema tre fattori quali creatività, innovazione e capacitazione, costituendo di per sé una vantaggiosa risorsa per lo sviluppo territoriale e per la promozione di quello che viene riconosciuto come “distretto culturale”.

La provincia rischia infatti di vivere una ulteriore stagione di depauperamento delle risorse umane e di degrado del patrimonio artistico e storico. Per invertire questo processo, sapendo che la risorsa umana è il patrimonio più grande che questa terra possiede,  l’università Kore di Enna deve ambire ad essere una struttura universitaria che sappia aggregare risorse umane provenienti anche da altri paesi del mediterraneo consegnandoci una dimensione di cooperazione transnazionale a tutti i livelli umana, culturale, economica e sociale.

 

 

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