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“Deficit occulto” a Leonforte

Il comune di Leonforte è stato coinvolto in un’incresciosa vicenda finanziaria. I conti e Il piano di riequilibrio finanziario pluriennale, approvato nel 2015, sono attualmente al centro di una inchiesta giudiziaria. Due fascicoli sono stati aperti, a carico di ignoti, dalla procura di Enna guidata dal dott. Palmieri; uno istruito su esposto e l’altro su trasmissione degli atti richiesti della Corte dei Conti, che ha riscontrato delle incongruenze fra la situazione esaminata e quanto affermato dall’amministrazione attuale in audizione. La questione riguarda una massa debitoria eccessiva derivata da contenziosi fuori controllo, fra cui una bolletta Enel di 800mila euro, ridotta in seguito a transazione al 50% . Il sindaco Barbera, sentito in istruttoria, ha sottolineato le difficoltà incontrate nella ricostruzione dell’esatta situazione debitoria del comune ed ha istruito un registro unico per tutti i contenziosi, auspicando una rimodulazione del piano stesso mentre l’ex sindaco Sinatra, con comunicato stampa, ha affermato di aver avviato responsabilmente il piano di riequilibrio, che avendo durata novennale abbisogna di verifiche triennali per mantenere efficacia ed efficienza. Parrebbe che l’attuale amministrazione, dopo aver approvato il conto consuntivo del 2019 avrebbe provato a rettificarlo presentando un emendamento dapprima bocciato in consiglio comunale, dato il parere negativo dei revisori dei conti, ma poi approvato (così il cofirmatario del comunicato stampa Angelo Leonforte, ex consigliere comunale). Non si conoscono ancora le ipotesi di reato. L’estate 2020 sarà ricordata a Leonforte per le restrizioni poco restrittive, il disordine cronico della villa Bonsignore, i capanni e i capannelli lungo il corso Umberto Primo invece che I e i conti che non tornano, come i tanti paesani che scappano.

Gabriella Grasso

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