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Agricoltura: cosa prevede il Decreto “Cura Italia” per il mondo agricolo

Il decreto legge numero 18 del 17 marzo 2020 “Misure di potenziamento del Servizio Sanitario Nazionale di sostegno economico per Famiglie Lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da covid-19”, conosciuto come “Cura Italia”, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 70 del 17 marzo, con la firma del Presidente Mattarella è in vigore.

Il decreto interviene con provvedimenti su quattro tematiche principale ed altre misure settoriali;
1. misure per il potenziamento del Sistema Sanitario Nazionale della protezione civile e degli altri soggetti pubblici impegnata sul fronte dell’emergenza;
2. sostegno all’occupazione e lavoratori per la difesa del loro reddito;
3. supporto al credito per famiglie micro e medie imprese tramite il sistema bancario è l’utilizzo del fondo centrale di garanzia sospensione degli obblighi di versamento per tributi e contributi;
4. ampiamente fiscale di incentive fiscale per la sanificazione dei luoghi di lavoro e premi ai dipendenti che restano in servizio.
Il “Decreto Cura Italia” per il settore agricolo ha introdotto un bonus di 600,00 € (una tantum) per supportare gli operatori agricoli, così come gli altri lavoratori, in quanto l’emergenza Coronavirus, ha sospeso buona parte delle loro attività, da erogare a sostegno per far fronte alle spese di prima necessità.
Vengono esclusi dell’aiuto i titolari di pensione e i beneficiari del reddito di cittadinanza. Pare che la Misura dovrebbe essere prorogata anche col altro decreto per il mese di aprile.

A chi spetta il bonus una tantum di 600,00 € da erogare per il mese di marzo?

• Titolari di partite iva attive al 23 febbraio 2020;
• ai lavoratori titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa iscritti alla Gestione separata e non titolari di pensione e non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie;
• ai lavoratori autonomi iscritti alle gestioni speciali dell’Ago;
• ai lavoratori stagionali del settore turistico e termale;
• ai lavoratori del settore agricolo;

Quali requisiti devono avere gli operai agricoli per usufruire del bonus?
Possono farlo solamente coloro che nel 2019 abbiano effettuato almeno 50 giornate effettive di attività di lavoro agricolo, condizione necessaria ai fini del riconoscimento dell’indennità. Si tratta di un’indennità esentasse e i 600,00 € somma che non concorre alla formazione del reddito.

A chi deve essere richiesto il bonus?
Il bonus potrà essere richiesto all’INPS.

Come funziona il bonus 600 euro a partite IVA e autonomi
Per la richiesta del bonus da 600,00€ i lavoratori agricoli – così come pure i titolari di Partita Iva e i lavoratori stagionali – devono attendere le istruzioni da parte dell’INPS. Sarà l’Istituto, infatti, ad illustrare i termini per la presentazione delle domande. In ogni caso c’è un limite di risorse da non superare: nel dettaglio, per l’indennità dei lavoratori agricoli è di 396 milioni.

Bonus 600 euro partite IVA e autonomi, come fare domanda all’INPS
Per richiedere il bonus 600 euro sarà necessario essere in possesso del Pin INPS. Verrà fatto un controllo “soglia”, come quello fatto per il reddito di cittadinanza, e i pagamenti dovrebbero arrivare nei primi giorni di aprile.

Come richiedere il Pin INPS per il bonus 600 euro

Per ottenerlo, l’INPS sta lavorando a una procedura semplificata online. Visti i tempi stretti, è fondamentale semplificare la procedura per ottenere il PIN INPS, che di solito è abbastanza lunga.
L’INPS ha messo in chiaro, con il comunicato stampa del 19 marzo, che non ci sarà nessun click day: le domande saranno aperte a tutti, con un giorno di inizio, e la richiesta si farà online.
L’INPS ha specificato che le modalità di richiesta non verranno gestite “come finestra dentro la quale si possono fare domande di prestazioni”.

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