Enna: Verdi denuncia di lottizzazione dei Parchi siciliani e abbandono del territorio e del Parco di Floristella
Enna – I Verdi della provincia di Enna si associano all’affermazione del presidente di Legambiente Sicilia Zanna: “La regione Sicilia se ne frega dei parchi Naturali”.
Lo scorso 24 settembre il governo Musumeci ha nominato i vertici del Parco dei Nebrodi, dell’Etna, delle Madonie e dell’Alcantara. Nomine di spartizione lottizzatrice e politica, successivamente ritirate il 15 ottobre a seguito del parere negativo della Prima Commissione del Parlamento Siciliano. Nonostante l’uso scellerato del suo potere di nomina, il Presidente Musumeci continua colpevolmente a “dimenticare” la nomina del Presidente e del Direttore del Parco di Floristella, abbandonato alla marginalità e alla gestione commissariale ormai da anni.
La Federazione dei Verdi della provincia di Enna lancia un appello affinché la deputazione locale si riunisca con urgenza, incontrandosi, superando le barriere di partito e lavorando per il bene comune: urge un incontro comune delle forze politiche e istituzionali sui parchi, le riserve, le dighe e i laghi della provincia di Enna. Occorre denunciare, affrontare e risolvere l’attuale situazione di abbandono e marginalità delle nostre risorse naturali e paesaggistiche.
Chiediamo alla deputazione ennese di affrontare e risolvere il tema regionale delle Zone Franche Montane, che esclude dai benefici di legge e dalla fiscalità ridotta molti comuni dell’ennese, con notevole danno all’agricoltura locale e agli addetti del settore, importante fonte di reddito per le nostre comunità.
Chiediamo alla deputazione parlamentare locale, composta dal Sen. Fabrizio Trentacoste, dall’On. Andrea Giarrizzo e dai deputati regionali On. Luisa Lantieri e On. Elena Pagana, di voler intervenire a tutela del territorio locale in cui sono stati eletti.
I Verdi del Centro Sicilia raccolgono il grido di allarme di un territorio abbandonato, sgovernato e spesso nelle mani delle speculazioni e sollecitano tutte le forze politiche locali a voler prendere posizione e a lavorare per i Patrimoni e Beni Comuni.
