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Enna: evento del Lions “INTERconNETtiamoci…con la testa”,

Enna – Anatomia dell’uso di internet da parte dei giovani: dalla fisiologia alla patologia. “Ha senso arrestare/sacrificare l’evoluzione tecnologica in senso lato, e più in particolare quella telematica, in conseguenza di un uso improprio e pericoloso?”.

Questo il quadro di sintesi che emerge da un incontro svoltosi lo scorso 23 ottobre, presso l’Istituto Superiore Abramo Lincoln di Enna, con una nutrita rappresentanza di studenti. L’evento, organizzato dal Lions Club di Enna, nell’ambito del service nazionale “INTERconNETtiamoci…con la testa”, ha avuto inizio con il saluto della Presidente, Dott.ssa Maria Roberta Santoro, che ha presentato e ringraziato i relatori, invitati per la loro particolare competenza sull’argomento: il Dott. Filippo Borrello, psicologo, e il Dott. Francesco Re, Vice dirigente della polizia postale.

L’approccio colloquiale con cui i relatori hanno dato corso ai propri interventi, hanno favorito un vivo coinvolgimento degli studenti che, superato il comprensibile imbarazzo iniziale, si sono “sciolti” e hanno contribuito rendere più efficaci e pienamente condivisi i sani e importanti messaggi a loro diretti.

“Siamo in piena era di Homo Tecnodigitalicus” -ha affermato il Dott. Borrello – “I bambini dell’attuale generazione sarebbero già in grado di interagire con un computer, ancor prima di imparare a nuotare!”- ha così continuato-.

Con queste forti asserzioni ha voluto spiegare, lo psicologo, quanto sia importante che i giovani vengano educati ad un uso misurato, sano…intelligente di internet. E ciò al fine di evitare le gravi conseguenze che ne deformerebbero la sfera esistenziale. Conseguenze identificate, soprattutto, nell’abuso, nella “intossicazione” e, per derivazione, nelle “crisi di astinenza”, con gli inevitabili atteggiamenti aggressivi, gli stati d’ansia, di depressione, di progressivo disinteresse delle importanti attività quotidiane, fino a giungere ad una totale disconnessione con la realtà.

Ha preso la parola, poi, il vice dirigente della polizia postale, Francesco Re, che con il supporto di alcuni significativi video, ha dimostrato quanti reati i giovani possono perpetrare con l’uso distorto di internet, purtroppo molte volte guidati, ad arte, da inquietanti persone senza scrupoli.

A parte la continua violazione della privacy, ha dimostrato la dinamica dei frequenti reati perpetrati telematicamente, fra cui: stalking, molestie, sostituzione di persona, pedopornografia, estorsione, e via dicendo.

Nel fare cenno agli episodi di bullismo che vengono realizzati tramite internet (Cyberbullismo),  ha voluto citare, a conclusione del suo intervento, un motto alquanto risaputo, ma sempre efficace: “Ride bene chi ride ultimo”. E questo per puntualizzare che la polizia postale, con le sue tecniche sempre più affinate, e con il caparbio spirito di servizio, riesce, prima o poi, a individuare e assicurare alla giustizia i cosiddetti “malviventi telematici”.

“Che ridano pure! Avranno, poi, inevitabilmente tempo per piangere!”

Per finire: l’avanzamento della tecnologia, e, in particolare, nel settore che qui ci riguarda, non può essere ostacolato, perché chiara espressione di progresso: è importante, però, che questo avanzamento sia gestito con buon senso, e al buon senso si perviene con un sano e consapevole processo educativo, soprattutto in seno all’ambiente familiare e scolastico.

Genitori e docenti sono avvertiti!

ENZO VICARI

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