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Enna: Sen. Trentacoste interroga ministro Centinaio su prodotti agricoli

Enna – Il senatore del Movimento 5 Stelle Fabrizio Trentacoste ha depositato, ieri mattina, un’interrogazione rivolta al Ministro delle Politiche agricole alimentari, forestali e del turismo Centinaio, per chiedere quali urgenti iniziative intenda assumere il Ministero, al fine di tutelare i produttori agricoli e salvaguardare la salute dei cittadini.
L’interrogazione parlamentare è stata firmata da altri 54 senatori della Repubblica e nasce dopo che la settimana scorsa è approdata in Sicilia, più precisamente presso la banchina commerciale del porto di Pozzallo (Ragusa), una nave proveniente dal Canada, denominata “Ocean Castle”, battente bandiera maltese, con a bordo oltre 19.000 tonnellate di grano duro, di provenienza canadese, e destinato a 7 mulini siciliani.
“Subito dopo l’attracco, – spiega Trentacoste – le autorità sanitarie marittime hanno effettuato le operazioni di ispezione e campionamento del grano per verificare l’eventuale presenza di tossine e valutarne le condizioni di conservazione dopo il trasporto. Va detto che il livello di tossicità del grano d’importazione che proviene dal Canada ha livelli molto diversi rispetto agli standard italiani, in quanto in Canada l’uso del glifosato è sottoposto a regole meno stringenti rispetto all’Unione Europea”.
“Il grano importato dal Canada – continua il parlamentare Cinquestelle – deprezza il prodotto locale, avente caratteristiche organolettiche e di salubrità eccellenti, e crea un grave danno economico per gli imprenditori agricoli operanti nel territorio italiano, oltre che mettere a serio rischio la salute dei cittadini”.
“L’episodio – conclude il senatore – richiama l’attenzione sulla necessità di controlli stringenti sui prodotti agroalimentari che arrivano nei nostri porti da Paesi extra UE e per questo è fondamentale l’intervento di tutti gli organi proposti, a partire appunto dal Ministero; così da portare avanti azioni a difesa della salute, dell’ecosistema, della biodiversità e della qualità dei prodotti agricoli della nostra terra”.
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