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Assoro: “Edoardo Pantano- Orgoglio assorino” un libro da leggere di Melchiorre Gnolfo

Assoro –   Dopo l’opera magna in cinque volumi “Assoro, Lingua, Cultura e Tradizioni”, ove prende in esame la lingua assorina, con particolare riferimento alla fonetica ed alla morfologia, nonché i principali elementi che costituiscono le tradizioni culturali di Assoro, il prof. Melchiorre Gnolfo, con il recentissimo libro “Edoardo Pantano-Orgoglio assorino, con cui descrive la vita, le opere, gli atti parlamentari del due volte ministro ed eroe garibaldino “che non dimenticò mai la sua terra, gli umili e gli oppressi, i contadini e gli operai”, dimostra di essere un eccellente studioso di storia patria.
  Per aver consentito in data 4 giungo 2019, in qualità di presidente dell’Associazione culturale “Fare” l’iniziativa “Orgoglio- Assorino”, la premiazione di cittadini che si sono contraddistinti nella loro disciplina, rappresentando come Pantano motivo di vanto e di orgoglio per tutti gli assorini, ha dato ulteriore prova d’amore per il paese di Assoro, sua città di nascita, di formazione, luogo insostituibile della sua anima e dei ricordi indelebili della sua infanzia.
  Per Melchiorre Gnolfo, Edoardo, Maria, Francesco di Paola Pantano, “va ricordato per la sua statura di uomo, di politico e di intellettuale”. Nato ad Assoro (allora in provincia di Catania) il 14 febbraio 1842 e morto a Roma il 16 maggio 1932, “ebbe la fortuna di vivere in un’epoca storica pervasa di ideali” e “grazie anche alla sua attività multiforme, fu uno dei massimi rappresentanti di quella società e di quella cultura”.
  Da garibaldino fino all’ultimo dei suoi giorni, da fidato collaboratore di Giuseppe Mazzini, antepose “i suoi ideali a qualunque altra esigenza di natura familiare o personale”.
  E’ una fake news l’accusa di aver favorito la costruzione della tratta ferroviaria Cavalcatore – Assoro – Leonforte “solo per l’interesse personale di agevolare il trasporto dello zolfo dalle proprie miniere alla stazione di Dittaino” in quanto non fu mai proprietario di miniere di zolfo” e “non risulta che i convogli che la percorrevano trasportassero materiale zolfifero”.
  E’ pure falsa (solo malevolenza)  la calunnia di averla fatta costruire “per portarsi la strada ferrata fin sotto casa sua” in quanto, “piuttosto che interessare Leonforte, avrebbe dovuto interessare Nissoria”, ove si trovava la sua tenuta agricola.
   Pur non avendo mai esercitato la professione di medico, il ministro Edoardo Pantano fu “un protagonista di tante battaglie civili, un ingegno che si distinse come patriota, statista, giornalista, letterato, valoroso difensore della democrazia, sempre a favore dei più deboli” che “attende ancora il giusto riconoscimento della storia (Matteo Cavallaro – Edoardo Pantano, profilo politico culturale – La Rocca(1988).
  Per questo motivo (e non solo), anche perché scorrevole e ben documentato, il prezioso, utile libro “Edoardo Pantano – orgoglio assorino” di Melchiorre Gnolfo va letto e conosciuto.
  Giuseppe Sammartino
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