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Umberto Domina, lo scrittore ennese non dimenticato. Di Salvatore Presti

Enna –  Enna non dimentica i suoi figli migliori. Con il Premio Letterario Umoristico “Umberto Domina”, giunto alla VI edizione, il Rotary Club di Enna tiene vivo il ricordo dello scrittore, illustre nostro concittadino, onorandone la figura e l’opera. “Mi ritrovo ad essere un ennese nato per sbaglio a Palermo – soleva dire con la sua solita verve umoristica – portato in fasce nella mia città…l’allora Castrogiovanni”. Un amore viscerale ha legato Domina ad Enna, tanto che tutti gli anni trascorreva le ferie estive nella sua casa del centro storico ennese, con l’adorata moglie, lasciando i grattacieli e il caos della metropoli della città d’adozione, Milano, dove visse e lavorò, definendosi “scrittore siculo-lombardo”.

Ad Enna ritrovava, con i parenti, tantissimi amici con i quali si dilettava a parlare e anche a “sparlare…benevolmente” di tutto e di più, un vero maestro di “curtigliu”… in “collaborazione” con i più intimi della compriccola. Il quotidiano “La Repubblica”, nelle pagine culturali dell’edizione palermitana del 26 febbraio 2007, con il titolo: “Umberto Domina… lo scrittore ritrovato” pubblicò in doppia pagina un servizio firmato dai giornalisti Tano Vullo e Salvatore Ferlita, ora docente all’Università “Kore”. Nel 2008 l’editrice Sellerio riportò alla luce, con una ristampa, il suo libro più riuscito “La Moglie che ha sbagliato cugino”. Il Ferlita fu promotore e animatore delle due giornate del convegno, tenutosi alla Sala Cerere il 27 maggio 2007, ad un anno dalla scomparsa dello scrittore, avvenuta nel 2006, all’età di 85 anni. Al convegno parteciparono personalità del mondo della cultura siciliana e nazionale.

Fu quella l’occasione del “recupero della memoria” dell’autore ennese. Ad Enna il Nostro dedicò quattro lavori per la casa editrice ennese Papiro: “Enna per modi di dire”, “Quell’Enna del ‘39”, “L’Enigma”, “Gli Strambesi”. Umberto Domina, uno dei maggiori scrittori umoristi del Novecento, fu definito da Enzo Biagi, suo estimatore e amico, “scrittore dall’humor tipicamente inglese”, lui che era “un meridionale trapiantato a Milano” come spesso soleva dire. Frequentò lo storico liceo “Napoleone Colajanni”, sognando il nord come tutti i giovani meridionali. Frequentò a Torino la facoltà d’ingegneria, poi abbandonata, ma conseguendo in seguito la laurea in legge. Approdò a Milano iniziando solide collaborazioni con quotidiani e riviste a diffusione nazionale. Nel 1953 sposò, in Santa Babila, Nenè Antonini, che presenziò ai lavori delle due giornate del Convegno. Intorno agli anni ’60 del Novecento cominciò ad avere successo facendosi conoscere dal grande pubblico, ricevendo premi e riconoscimenti. Pubblicò con le più note case editrici milanesi (Bietti, Mondadori, Rizzoli).

Fu autore di testi per programmi radiofonici e televisivi. “Morti di Nebbia” e “Contiene frutta secca” i suoi due libri premiati con la palma d’oro alla rassegna della letteratura umoristica di Bordighera. Scrisse anche per il teatro, tra cui l’atto unico “Illegittima ambizione”, tratto dal suo libro “La Moglie che ha sbagliato cugino”, rappresentato a Milano e ad Enna. Della Papiro Editrice il saggio critico su Umberto Domina “Dagli Ulivi del Sud alla Metro del Nord”, scritto da Anna Maria De Francisco, con note introduttive di Salvatore Ferlita  e di Maria Maddalena Antonini (Nenè), uscito nel 2010, pagg.128, 23 capitoli di piacevole e colta lettura, dove si evidenzia un autore ricco di humor e anche di sentimento, satirico nei confronti della società mediatica e consumistica, abile nell’inventare trame, nel rappresentare stili di vita della “sua” Enna, della “sua “ Torino, della “sua” Milano. In occasione della consegna del “Premio Euno” conferitogli nel 1998 dal Kiwanis Club di Enna, così si espresse: “Sono felice e sono felice di esserlo…e questo, che può sembrare un gioco di parole, esprime il sentimento che provo nel ricevere il Premio Euno di cui sono veramente orgoglioso”. Nel 2011 la meritoria istituzione del Premio dedicato allo scrittore ennese ad iniziativa del Rotary, il Club ennese che accolse l’idea di Eugenio Amaradio, promotore e animatore della kermesse, oggi un immancabile appuntamento culturale, atteso e seguito dalla città.

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