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Trovato all’Accademia di Santa Cecilia di Roma un saggio inedito sul M° Francesco Paolo Neglia (1874-1932).

di Salvatore Presti

È di qualche tempo fa la notizia che l’Amministrazione Comunale ha in animo di rinominare il nostro Teatro, da “Giuseppe Garibaldi” a “Francesco Paolo Neglia” (nella foto), l’illustre concittadino compositore e direttore d’orchestra ennese, poco noto nel panorama musicale fino alla metà del secolo scorso ma poi rivalutato da studiosi e critici musicali di chiara fama. Enna scoprì il Maestro, illustre figlio della nostra terra, quando il critico e musicologo milanese, Giulio Confalonieri, negli anni ’50 ebbe a scrivere: “E’ stato il primo compositore italiano che ha aperto il discorso sulla coesistenza sul melodramma di tipo mediterraneo con l’esperienza wagneriana, cosa a lui magistralmente riuscita con l’opera lirica Zelia”, l’unica composta dal Maestro.

L’opera fu rappresentata postuma, in prima assoluta in Italia, al Bellini di Catania il 30 novembre 1950, diretta dal M° Umberto Berrettoni, riscuotendo un largo consenso di critica e di pubblico. Dopo 24 anni, nel 1974, fu inserita – in omaggio al Maestro nel centenario della nascita – nel cartellone della stagione lirica al Castello di Lombardia. Solo nel 1962 Enna, finalmente, dopo un’inspiegabile oblio, istituì, in occasione del 30esimo anniversario della sua morte, un concorso per pianisti e cantanti lirici denominato “Premio Internazionale Francesco Paolo Neglia”, ad iniziativa di Vito Cardaci, allora assessore alla cultura e pubblica istruzione nella Giunta capeggiata dal sindaco Giovanni Rosso. Tanti gli estimatori del Maestro e molti gli studiosi che negli anni hanno ritrovato cimeli e testimonianze. Tra questi l’ennese d’adozione, residente a Busto Arsizio Giuseppe La Porta, estimatore del grande compositore, che ha ritrovato presso l’Accademia di Santa Cecilia di Roma un saggio inedito attribuito al critico musicale Giulio Confalonieri.

Rocco Lombardo, presidente del comitato ennese della Società Dande Alighieri, messo al corrente del ritrovamento a seguito di contatti con il La Porta, ha avuto il privilegio di avere dallo stesso una copia del documento ritrovato che ha già consegnato nelle mani del sindaco Maurizio Dipietro e dell’assessore Francesco Colianni, per destinarlo alla “Sala Neglia”, attigua al Foyer del Teatro Garibaldi, per essere consultata da chiunque abbia interesse ad approfondire la figura del Maestro. Il saggio di Giulio Confalonieri, riguardante l’approfondita analisi dell’opera lirica “Zelia”, va ad arricchire il patrimonio dei cimeli del compositore ennese conservati nella Sala a lui dedicata.

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