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Presentato all’ANCeSCAO di Nissoria il libro “Agata storia di una santa” di Fabia Mustica

    A Nissoria, nella sede San Giuseppe ANCeSCAO, giovedì 8 marzo 2018, durante la giornata dedicata alle donne, alla presenza del sindaco Armando Glorioso, del parroco Orazio Macchione, dell’archeologa Daniela Patti, della psicologa Maria Abate e del maestro di musica Giuseppe Lotario, responsabile regionale ANCeSCAO Sicilia, di numerosi soci ANCeSCAO di Nissoria, Assoro e Leonforte, è stato presentato l’originale libro-fumetto “Agata storia di una santa” di Fabia Mustica.

   Per Rosalinda Scaminaci Russo, presidente dell’ANCeSCAO di Nissoria, l’idea di festeggiare la giornata della donna, di cui ne ha fatto un breve riassunto storico, è nata da Fabia Mustica.

   Per la brava autrice catanese, quella di Sant’Agata “era una storia ordinaria nella comunità cristiana dei suoi tempi ed ha dello straordinario per la sua attualità: una giovane donna che “combatte” per amore di Cristo e per il Vangelo fino a morire con coraggio e instancabile fede”.  Una santa, a suo dire, molto venerata a Catania. Una santa e anche una donna rappresentata tramite un fumetto per farla conoscere in maniera efficace ed incisiva. Una ragazzina di tredici, quindici anni, vissuta nel terzo secolo dopo Cristo, un periodo in cui il cristianesimo si stava diffondendo e costituiva una minaccia per la religione pagana dell’Impero romano che non riteneva possibile equiparare il povero con il ricco, il nobile con il plebeo e tantomeno con lo schiavo. Una ragazza molto bella, dotata di una profonda fede cristiana, che non si piega al volere del proconsole Quinziano, il quale, folgorato dalla sua bellezza, la vuole tutta sua e di nessuno, nemmeno di Gesù, e, per aver rifiutato il suo amore, la fa prima torturare e poi uccidere.

   Uno dei primi casi di femminicidio. Una storia, quella di Sant’Agata, ben rappresentativa, oggi, come ieri, della giornata consacrata all’emancipazione delle donne di tutto il mondo.

   Per Salvatore Cristina, arcivescovo di Catania e autore della prefazione al fumetto di Fabia Mustica, “la vita di Sant’Agata può essere un modello per tutti e particolarmente per i giovani”.

    L’archeologa Daniela Patti, amica e compagna di scuola di Fabia Mustica al liceo ginnasio Nunzio Vaccalluzzo di Leonforte, del volumetto ne ha apprezzato la bellezza e il linguaggio attuale con cui l’autrice parla di Sant’Agata. A causa dell’incapacità delle donne a fare rete, come archeologa dell’Università Kore di Enna ha sperimentato la difficoltà a dover competere e anche “combattere”

con ruoli e dinamiche maschili ancora non facili da estirpare.

  Per il parroco Orazio Macchione, Sant’ Agata, come le sante Lucia, Barbara, Rosalia e tante altre donne sante, è una delle prime donne martiri della Chiesa e uno dei tanti esempi di donne che hanno testimoniato la loro fede. Per il Vecchio e Nuovo Testamento, per la dottrina della Chiesa, la donna ha un ruolo, è ornamento della casa e del marito, e per la sua fertilità, come la terra, è generatrice di vita.

   Per il sindaco Armando Glorioso (femminista convinto) quello della donna è un lungo cammino per avere la parità con l’uomo. In Italia, uno dei primi paesi al mondo che l’ha affermata, questa parità è contemplata dall’articolo 3 della Costituzione. A Nissoria, una cittadina moderna che accetta le donne anche nei bar, non ci sono casi particolari di violenza contro di loro. Le donne sono la guida della società  e nelle istituzioni gli uomini sono d’ostacolo alla piena condivisione dei due ruoli.

   Per la psicologa Maria Abate la donna è stata creata per stare accanto, alla pari, all’uomo, che bisogna educare i bambini a coabitare con l’altro sesso nel rispetto dei ruoli.

    Alla significativa giornata ha partecipato, come fulgido esempio di successo femminile, Maria Grazia Patti di Assoro, in data 4 febbraio 2018 vincitrice a Foligno, in coppia con Antony Coppola di Augusta, nel settore del ballo latino americano, dei campionati assoluti italiani professionisti danza sportiva, per la quale lo sport è un mezzo per educare l’istinto e la mente a superare la sofferenza fisica. Nel dibattito sono intervenuti il geometra Giuseppe Mustica e la prof.ssa Giovanna Alberti. Giuseppe Sammartino

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