Politica

Paolo Garofalo: il 5 marzo sarà una giornata importante per i “Partigiani del PD”

Prima assemblea popolare dei “Partigiani del Pd” venerdì prossimo alle 17,30 presso la Sala convegni dell’hotel Federico II. “Aderire ai Partigiani del Pd – dicono gli organizzatori, tra i quali Paolo Garofalo, già Sindaco di Enna– significa aderire a logiche di confronto, di democrazia, di libere scelte, di laicità e non di fedeltà e vassallaggio”

Per il nuovo gruppo politico di dissenso alla linea renziana, “per qualche centinaio di persone il 4 marzo sarà il giorno più importante degli ultimi anni. Noi diamo appuntamento al giorno dopo, perché il 5 marzo sarà un giorno importante.  I “ ribelli” ma pur sempre e legittimamente iscritti al Pd si incontreranno per raccontare il loro Pd, e le ragioni per le quali “uomini e donne siciliane, ogni giorno di più, si stanno ribellando alle monarchie dinastiche, ai golpe e alle purghe di partito”.

Intanto Paolo Garofalo manifesta la sua preoccupazione sia per  la revoca del mandato di presidente del Parco dei Nebrodi a Giuseppe Antoci , che, va  ricordato, per il suo operato è sotto il mirino della mafia, che per le minacce ricevute da Antonio Rubino per aver espresso la propria solidarietà verso i destinatari dell’attentato fascista di Macerata. “Oggi – ha scritto Garofalo- è stata una giornata inquietante, direttamente per due siciliani impegnati in politica, per la legalità e a difesa della Sicilia e dei siciliani onesti”.

“Antonio Rubino- ha proseguito l’ex Sindaco di Enna -, leader dei partigiani del pd, viene minacciato perché difende l’integrazione e il rispetto dell’uomo, aldilà di ogni credo religioso e politico; Peppe Antoci, già presidente del Parco dei Nebrodi, scampato ad un attentato della mafia, non è scampato  all’esclusione dalle liste del Pd di Renzi ed alla scure del governo Musumeci che  ha deciso di “eliminarlo” dalla direzione del parco siciliano”; Garofalo ha concluso esprimendo, non  solo solidarietà a Rubino e Antoci, ma la vicinanza e la disponibilità a continuare insieme la strada per una Sicilia forte e libera. Mario Antonio Pagaria

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