Cultura

La danza è sempre la stessa

Riceviamo:

Il 29 agosto 2017, in vista delle elezioni per il rinnovo dell’Assemblea regionale siciliana, in una mia nota pubblicata su diversi giornali on line così mi esprimevo:“Mai in settant’anni di autonomia si è caduti nel ridicolo come in quest’ultima occasione. I due raggruppamenti di centrodestra e di centrosinistra, da mesi alla ricerca di possibili aggregazioni, si sono spaccati in diversi tronconi che si limitano soltanto ad affrontarsi nel loro interno, con toni da veri nemici. Giornalmente spuntano e scompaiono nomi e tipi di aggregazione, si parla di candidati multipli sia a destra che a sinistra, facendo soltanto il gioco del Movimento  5 Stelle che da mesi si confronta con la gente siciliana. I grandi politicanti della sinistra e della destra, destra che ha ignorato la seria candidatura di Musumeci, consegneranno in un piatto d’oro la Sicilia al Movimento 5 Stelle,che potrà avere dei limiti, ma che certamente governerebbe meglio del Governo uscente  o di un Governo formato da pseudo coalizioni di destra o di sinistra.

A seguito di una fumosa intesa, raggiunta alla vigilia delle elezioni, il risultato determinò la elezione a Presidente di Musumeci, con una maggioranza assembleare di un solo voto.

Ma i problemi sono venuti al pettine con una certa discordia nella formazione del Governo e con  un paio di nuovi eletti che  hanno già conti da regolare con la giustizia.

Quanto  accaduto in Sicilia, invece di essere valutato con la massima attenzione, sembra essere stato, senza pagare dazio, trasferito a livello nazionale dove agevolati dalla legge elettorale i problemi saranno più grandi.

Nonostante quanto giornalmente affermato dai responsabili, non c’è bisogno della profezia di Berlusconi, per potere affermare che la situazione è molto più difficile di quanto possa apparire.

Tutti sono convinti che ormai la lotta è tra il Centrodestra, il Movimento 5 Stelle e un raggruppamento del Centro sinistra che esclude la sinistra.

Non teniamo conto delle recenti affermazioni di Renzi che parla di una maggioranza del suo centro sinistra che,  a meno di miracoli improvvisi ed imprevisti, risulterà il terzo, né di quelle di Berlusconi e di Di Maio convinti di poter raggiungere la maggioranza relativa.

Il Panorama politico si presenta con tre forze, di cui nessuna potrà ottenere la prevista maggioranza parlamentare.

E’ molto probabile, quasi certo, che il nuovo Parlamento non sarà nelle condizioni di potere esprimere una maggioranza di Governo, tenendo conto delle posizioni continuamente espresse dai leader delle varie componenti.

Il Movimento 5 Stelle che, secondo le previsioni potrebbe risultare il primo partito,  richiede fin fa ora di ottenere l’incarico di formare il nuovo Governo, senza tener conto che la posizione assunta nel corso della legislatura di essere sistematicamente contro tutto e tutti, non potrebbe agevolare  alcun “soccorso”.

Il Centrodestra memore del famoso patto del “Nazareno”, ha sottolineato che nessun accordo potrà essere fatto con il centrosinistra di Renzi.

Il Centrosinistra anche per la fine dell’accordo del “Nazareno”, conferma di essere alternativo a Berlusconi.

Le considerazioni fatte da Berlusconi, sul possibile risultato elettorale che non consentirebbe la formazione di un governo di maggioranza, il ricorso a nuove elezioni restando in carica l’attuale governo Gentiloni, sono da  considerarsi molto attendibili.

Una sola riserva da sciogliere a conoscenza del risultato definitivo delle elezioni: quanti e quali gruppi sarebbero disposti ad appoggiare un Governo per non correre rischi in vista di eventuali nuove elezioni?

angiolo alerci

 

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