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Lions Club di Enna: convegno su “Vaccinazioni e autismo”

Lo scorso 16 novembre si è tenuta, in attuazione dell’omonimo tema nazionale, una conferenza sulla vaccinazione e l’autismo. L’evento, organizzato dal Lions Club di Enna, presieduto dall’avv. Maria Grazia Lo Iacona, si è svolto a diretto contatto con una vasta platea di genitori e studenti, presenti, ovviamente, anche molti lions.

Luogo della riunione è stata la sala canonica del Duomo, nel cui sfondo campeggiava una beneaugurante gigantografia raffigurante Papa Benedetto XVI mentre impartisce, nel sagrato della Basilica di San Pietro, la benedizione alla statua della Madonna della Visitazione, a suggello dei 600 anni dalla proclamazione a Patrona della Città di Enna.

Il dott. Franco Belbruno, responsabile del servizio vaccinazioni dell’ASP di Enna, e la dott.ssa Anna Maria Palma Fiandaca, psicologa e psicoterapeuta, hanno trattato, con eccellente competenza e chiarezza, rispettivamente, l’argomento della vaccinazione e quello dell’autismo.

Il dr. Belbruno, con l’ausilio di alcune diapositive documentali, ha evidenziato l’importanza della vaccinazione per i suoi benefici effetti immunitari e terapeutici, sia immediati che nel lungo tempo; e come essa, specialmente nel campo delle malattie infettive, realizzi pienamente la fase più cruciale dell’assistenza sanitaria: LA PREVENZIONE.

Prevenire e meglio che curare! E’, questo, non uno slogan di maniera ma un saggio e responsabile messaggio, il cui valore intrinseco si rinviene nel benessere che, prevenendo l’evento patogeno, viene percepito dal singolo cittadino interessato e, contemporaneamente, nel beneficio che ne trae la collettività nella misura in cui viene meno esposta a malattie contagiose e non subisce moralmente e materialmente un contesto di persone, prima di tutto sofferenti e, di conseguenza, meno efficienti e portatrici di costi aggiuntivi sanitari per la loro innegabile assistenza.

“Non si deve avere alcun dubbio sulla bontà della vaccinazione!” – ha affermato Belbruno – “ Neanche in presenza di un più che remoto evento avverso. E ciò perchè la persona vaccinata (o suo rappresentante) ha il dovere di segnalare subito il caso al servizio vaccinazioni che, prontamente, metterà in atto tutta la procedura per individuare le cause e attivare i conseguenziali rimedi”.

La relazione è stata molto apprezzata e condivisa; solo uno sparuto gruppo di genitori ha manifestato (magari con troppa passione) un certo dissenso, in quanto espressione di una più o meno condivisibile (ma sempre rispettabile) diffidenza nei confronti della vaccinazione.

Questa circostanza è da interpretare, comunque, in senso positivo perché è sempre utile che emergano e si conoscano queste (ristrette) realtà. Ciò autorizza a ritenere quanto mai appropriato il fine della conferenza “Contrastare la disinformazione”. E i Lions saranno sempre più impegnati in questa causa, e lo saranno con stile e rispettosa caparbietà, anche perché convinti che prevenzione non potrà mai fare rima con pregiudizio.

Di forte spessore comunicativo è stata la relazione della dott.ssa Anna Fiandaca, la quale ha voluto, prima di tutto, ribadire una precisazione, peraltro anticipata dal dott. Belbruno, e cioè: “ Non esiste alcun nesso scientifico tra  vaccinazione e autismo!”

Ciò è stato dimostrato, categoricamente, dai numerosi studi condotti dai più accreditati organismi internazionali, primo fra tutti l’O.M.S (Organizzazione  Mondiale della Sanità).

In tale direzione ha avuto modo di intervenire persino la Corte di Cassazione con ordinanza n. 24959/17.

Il medico britannico, Handrew Wakefield, che nel 1998 aveva fraudolentemente esposta la tesi incriminata, è stato radiato dall’albo dei medici.

Il caso, quindi è chiuso. E’ inutile andare a caccia delle streghe!

Anna Fiandaca ha proseguito il suo intervento, tratteggiando i principali lineamenti della sindrome di Kanner (Autismo): un disturbo del neurosviluppo che si manifesta nel primo periodo di vita dei bambini, compromettendone la capacità di interazione sociale.

Con particolare chiarezza ed efficacia ha, poi, rivolto tanti consigli da seguire per aiutare i soggetti affetti da questa perfida sindrome. Il comune denominatore di questi consigli si rinviene in un grande affetto… continuo… discreto.

Molto toccante e piena di alti significati è stata la composta testimonianza di una ragazza, Paola, che ha descritto la sua esperienza quotidianamente vissuta accanto alla sorella autistica.

Particolare sensibilità, continuo bisogno di affetto e forti pulsioni d’animo sono i tratti principali che si sono ricavati da questa importante testimonianza.

A conclusione della riunione, nel ringraziare mons. Vincenzo Murgano e don Giuseppe Rugolo per la cortese ospitalità e la preziosa collaborazione offerta, la Presidente si è molto complimentata con i brillanti relatori, non senza ringraziare tutti i presenti, ponendo un particolare accento sul comportamento tenuto dai numerosi giovani che, con esemplare compostezza, intensa attenzione e vivo interesse hanno seguito l’evento.

Nella foto, da sinistra: Franco Belbruno, Maria Grazia Lo Iacona, Anna Maria Palma Fiandaca

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