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L’associazione regionale di volontariato ong Luciano Lama festeggia i suoi “primi” 25 anni

Un quarto di secolo dedicato alla pace, fratellanza, tolleranza e rispetto tra i popoli. E’ quanto ha fatto l’Associazione regionale di Volontariato Ong Luciano Lama che proprio nel prossimo mese di ottobre spegne le 25 candeline. E per ricordare questa importante tappa della sua vita associativa, il presidente e fondatore Pino Castellano ha organizzato un evento che si terrà il prossimo 8 ottobre a Enna e che rappresenta per certi versi la sintesi di questi 25 anni di storia, dedicati per la maggior parte alla solidarietà verso la Bosnia Erzegovina, stato della ex Jugoslavia che nella prima metà degli anni 90 fu teatro di una sanguinosa guerra civile la più cruenta combattuta in Europa dopo la seconda guerra mondiale propagandata su basi etniche – religiose.

Un folle “tutti contro tutti” tra cattolici, ortodossi e musulmani che provocò centinaia di migliaia di vittime Ad in particolare l’attività umanitaria dell’Associazione Luciano Lama è stata rivolta verso i suoi bambini che dovettero subire passivamente le atrocità di una guerra che non ebbe nessuno scrupolo. Infatti con quella del prossimo dicembre saranno 50 le accoglienze di bambini bosniaci organizzate dall’Associazione Luciano Lama e che ha portato in questi 25 anni quasi 20 mila bambini di questo stato balcanico ad essere ospitati per le vacanze sia estive che natalizie in famiglie dapprima solo siciliane ma ormai da quasi 10 anni anche molisane, pugliese, abruzzesi, calabre, laziali e sarde. Quindi una “epidemia di solidarietà” quella dell’Associazione Luciano Lama che ha “contaminato” ormai quasi tutto il centro sud Italia facendola diventare la più importante associazione Ong italiana che si occupa di minori.

Ma l’Associazione Luciano Lama guarda anche ad altre mete e negli anni ha organizzato anche diverse iniziative anche in territorio italiano in particolare verso gli immigrati presenti sul suolo italiano. Inoltre anche tante altre iniziative umanitarie come convogli di generi di prima necessità sia in Bosnia ma anche durante l’emergenza Albania e Kosovo, e sempre in Bosnia la guardando anche ad interventi in chiave occupazionale la realizzazione di diversi caseifici ma anche l’apertura di numerose case di accoglienza tematiche per bambini disagiati e maltrattati, ma anche per ragazzi over 18 come quella di Mostar e per donne madri rimaste senza un tetto e anche l’apertura di centri culturali Ma adesso per l’Associazione Luciano Lama è arrivato il momento di guardare oltre soprattutto in un momento dove la crisi economica si è fatta sentire anche negli aiuti umanitari.

Quindi c’è la necessità di guardare verso una Solidarietà Sostenibile che non può prescindere da una collaborazione a rete tra numerose istituzioni. E proprio questo sarà il tema dell’incontro – evento organizzato per festeggiare i 25 anni di attività e che si terrà domenica 8 ottobre dalle 9,30 al teatro Garibaldi di Enna. Moderati dalla giornalista Pierelisa Rizzo interverranno oltre che il Presidente della Luciano Lama Pino Castellano, il sindaco di Enna Maurizio Dipietro, il vescovo della Diocesi di Piazza Armerina Mons. Rosario Gisana, Radu Calin della Chiesa Ortodossa Rumena, Iman Kheit Abdhelafit Presidente della Comunità Islamica in Sicilia, il commissario Asp di Siracusa Salvatore Brugaletta, Roberto Angileri presidente del Coordinamento Volontariato e Solidarietà che si occupa di adozioni, l’Ambasciatore Italiano in Bosnia Nicola Minasi, il suo collega bosniaco in Italia Josip Gelo, Slavica Karacic Ambasciatrice della Bosnia Erzegovina presso la Santa Sede, il presidente dell’Università Kore di Enna Cataldo Salerno, Francesca Palombi Dirigente del Ministero per le Politiche Sociali, Ignazio La Bua Dirigente di Banca Prossima, il Segretario nazionale della Flai Cgil Ivano Gualerzi, il segretario generale Cgil Sicilia Michele Pagliaro e il vice presidente dell’Associazione Luciano Lama Mimmo Bellinvia. La giornata sarà aperta da un video che racconta i momenti più salienti dell’associazione.

“Solitamente si approfitta delle ricorrenze per fare un bilancio degli impegni assunti, dei progetti realizzati, dei risultati complessivi ottenuti ma anche, sulla scorta dei primi, tracciare dei percorsi per il futuro, evitando di reiterare eventuali errori, ma puntando sempre verso obiettivi innovativi di un percorso, quello della solidarietà, che esige attenzione, equilibrio ma anche assoluta vigilanza – commenta il Presidente Pino Castellano – indubbiamente il bilancio di questi primi 25 anni di intensa attività svolta dalla O.n.G. “Luciano Lama” risulta essere di indubbia positività. La scintilla che ha avviato il motore della solidarietà è scoccata in concomitanza dell’esplodere dei conflitti bellici nella ex Jugoslavia, e si è mossa proprio da una provincia disagiata, Enna, immediatamente si è diffusa in tutto il territorio della Sicilia, anch’esso arretrato anche economicamente.

Oggi opera in ben otto regioni del meridione d’Italia. Parlando di bilancio appare inverosimile poiché i protagonisti  di importantissimi risultati risultano essere migliaia di famiglie quasi tutte appartenenti a ceti medio-bassi – continua – le direttive scelte hanno consentito di mettere frutto i sacrifici delle nostre popolazioni evitando quegli inutili sprechi che in occasioni di conflitti bellici o calamità naturali quasi puntualmente si verificano. Per questo la gestione di ogni singolo intervento è stato gestito direttamente dai diretti donatori. Le linee di intervento sono state commisurate ai bisogni dei destinatari e non a pioggia. Infatti, occorreva intervenire già sin dall’inizio dei conflitti non solo materialmente ma anche politicamente per limitare, per quanto possibile, le atrocità che si consumavano, sfruttando persino le conoscenze professionali acquisite nel passato. Fu grazie alla spinta iniziale della C.G.I.L. che prese l’avvio  quello che oggi, a buon ragione, può considerarsi un vero “fenomeno” per la nostra società. Affrontare l’emergenza per assicurare la sopravvivenza, oltre 200 grossi camion di beni di prima necessità sono stati distribuiti direttamente dai nostri volontari nelle zone in conflitto e nei campi profughi, equamente rappresentative delle etnie che si scontravano duramente, anche con gravi rischi per la nostra incolumità; la ricostruzione sia dei servizi che delle varie attività produttive è stato l’altro punto di interesse curato con attenzione.

Tramite diverse sottoscrizioni popolari, con l’intervento della Cooperazione decentrata della Regione Sicilia ed in ultimo con quella del M.A.E. ( Ministero Affari Esteri ) sono state costruite parecchie case di accoglienza per le categorie maggiormente vulnerabili ( bambini disagiati, donne, giovani, persone diversamente abili, centri culturali, etc. ) e opifici che oggi producono reddito ed occupazione. Infine sin dall’inizio si è posto il delicato problema della costruzione di una società diversa, che ripudiasse la guerra, l’odio, l’isolamento etnico puntando sulle nuove generazioni. Sinora in 49 accoglienze, 2 ogni anno, sono stati accolti oltre 17.550 bambini delle diverse etnie ed affidati temporaneamente uno ogni famiglia, oggi sparse in 8 regioni, per un periodo annuo di oltre 80 giorni. Questa scelta si è rivelata davvero rivoluzionaria poiché le famiglie meridionali, in modo particolare anche per la consistenza numerica quelle siciliane, hanno fatto dei veri miracoli accostando i piccoli alla cultura della pace, della tolleranza e della solidarietà. Parole sino ad allora sconosciute da quelle parti. Inoltre queste importantissime iniziative sono servite da battistrada, propedeutiche a quello che oggi viene considerato un dramma epocale: la cosiddetta immigrazione clandestina. Pensiamo che il nostro costante impegno,  da tempo diffuso in tuta l’isola, abbia contribuito notevolmente ad accrescere la cultura della solidarietà e dell’accoglienza tra i nostri popoli.

Continueremo ad impegnarci in quelle zone tutt’ora interiormente tormentate e travagliate, accompagnandoli per quello che ci sarà possibile, sino alla soglia della grande famiglia dell’Unione Europea. Adesso incominciamo a guardare a quelle realtà che, purtroppo, continuano ad essere barbaramente oppresse e soppresse dalla violenta mano dell’uomo”. Per contattare l’associazione Luciano Lama ed avere notizie sulle sue attività si può telefonare allo 0935/533211 – 336400471. Ulteriori informazioni sul sito internet www.associazionelucianolama.it.

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