Ospedale di Enna: medico dipendente cade su pozzanghera interna di acque reflue
Enna. Gli ospedali dovrebbero rappresentare i paradigmi della sicurezza per eccellenza. Così non è stato per l’Umberto I dove nei giorni scorsi un professionista ivi impiegato ha avuto un brutto incidente che, probabilmente, dagli esiti di una tac che farà nei prossimi giorni potrebbe avergli causato una brutta frattura. Il medico stava recandosi presso il proprio posto di lavoro, attraversando il corridoio situato all’altezza dello sportello dove si rilasciano le cartelle cliniche, quando è scivolato in una pozzanghera d’acqua non segnalata, venutasi a creare, a causa di un presumibile guasto alla colonna di scarico delle acque reflue provenienti dai reparti di degenza dei piani sovrastanti. L’acqua, ha fatto sapere il medico, si riversava dal tetto in maniera copiosa senza che alcuno si fosse preoccupato di riparare o segnalare il guasto.
Nel momento della rovinosa caduta, l’uomo ha emesso urla di dolore, tant’è che sono intervenuti i soccorritori del 118 che messolo su una barella lo hanno accompagnato al pronto soccorso dove gli sono state prestate le prime cure ed è stato posto a riposo per sette giorni ma, come anzidetto, pare che il tempo di riposo e cura si protrarrà, poiché dagli esiti di una tac che il medico andrà a fare a Catania si potrebbe evincere una frattura. Al danno fisico si aggiunge anche la probabilità che il professionista potrebbe aver contratto infezioni, poiché, a suo dire, le acque erano maleodoranti. Abbiamo effettuato un sopralluogo nella zona segnalataci (vedi foto fornitaci) constatando che il guasto è stato fortunatamente riparato, ma sorge spontanea una riflessione: quel corridoio è transitato quotidianamente da anziani, malati e donne incinte. Sarebbe potuto accadere il peggio? Negli ospedali questi fatti non dovrebbero succedere e ci auguriamo per il futuro, per il bene degli utenti che vi sia maggiore attenzione.
Mario Antonio Pagaria
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