Cronaca

Allevatore ennese sotto estorsione: due fermati affiliati alla famiglia mafiosa di Catania

arresto-carabinieri

I Carabinieri del Comando Provinciale di Enna e Catania, all’esito di una articolata attività di indagine, da tempo effettuata sotto il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura Distrettuale di Caltanissetta, hanno eseguito un ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Caltanissetta nei confronti dei pluripregiudicati catanesi, il 44enne Pantalena Carmelo e Sebastiano Sudano 38enne di Raddusa. I destinatari della misura cautelare erano già stati sottoposti ad un decreto di fermo di indiziato di delitto emesso dalla Procura nissena lo scorso 24 luglio poiché ritenuti responsabili del delitto di estorsione aggravata e continuata in concorso, con l’aggravante di avere agito con metodo “mafioso” ed al fine di agevolare l’associazione di tipo mafioso “Cosa Nostra” e specificamente il Clan Mazzei di Catania.collage

L’indagine, nata nel mese di giugno 2017 e condotta dai Carabinieri della Compagnia di Nicosia, ha consentito di accertare che un allevatore di Cerami (EN), che operava nel territorio ricadente nel parco dei Nebrodi, aveva ricevuto frequenti minacce e pressioni affinché pagasse una somma a titolo estorsivo da corrispondere o in denaro o in animali, con la minaccia che qualora non avesse acconsentito a tale richiesta avrebbe ricevuto gravi ritorsioni. L’odierna misura cautelare notificata al Pantalena e a Sudano, presso il carcere di Bicocca di Catania, rappresenta l’epilogo dell’operazione.

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