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Nissoria: relazione del Prof. Castorina sulla tematica etico – sociale sotto la lente del costituzionalista

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 Il prof. Emilio Castorina, docente di diritto costituzionale presso l’Università degli studi di Catania, a proseguo del corso di formazione politica che si concluderà con la relazione della coordinatrice del corso, prof.ssa Adriana Ciancio, dopo aver ringraziato il medico Cicco Vicino, presidente del Nissoria Club, e l’anestesista Marco Murgo per aver voluto la sua presenza, con competenza professionale ha relazionato sul tema relativo a “I problemi etico – sociali sotto la lente del costituzionalista”.

  Ha iniziato la sua apprezzatissima relazione con la premessa che esiste una differenza tra l’eguaglianza formale, secondo cui i cittadini sono uguali dinanzi alla legge e quella sostanziale, per la quale “tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali (articolo 3 della Costituzione Italiana).

  A suo dire le civiltà democratiche si fondano sull’eguaglianza sostanziale, la cui differenza rispetto a quella formale dipende soltanto dalla fortuna e dall’abilità e se il potere è concentrato in pochi individui, non c’è cittadinanza e nemmeno libertà, ovvero tra gli esseri umani non c’è eguaglianza formale e neppure sostanziale.

  Partendo da questa premessa, ha esaminato il rapporto tra la legge e la natura, tra la legge politica e quella naturale. Per il giurista, nonché filosofo, Montesquieu, la legge non può contrastare la natura anche se trova in essa e da essa dei limiti. La libertà di scienza si fonda sulla libertà di pensiero che non ha limite se non nella tecnica che è la misura della scienza. Il diritto interviene in questo passaggio dalla scienza alla tecnica.

  A questo punto è lecito chiedersi: Le applicazioni tecniche sono limitabili? Il limite da dove deriva? La scienza e la tecnica possono andare d’accordo?

  In America non c’è limite alla  violazione della dignità umana per cui è possibile la clonazione umana anche se per alcuni suoi costituzionalisti non si può applicare perché contrasta con il 13° emendamento del 1865 che vieta la schiavitù e con essa viene al mondo un essere inferiore, da utilizzare come pezzo di ricambio per l’utilità di un essere superiore.

  Oggi siamo nell’era del web e di internet di cui non si può più fare a meno ed esistono comunità virtuali dove si partecipa on line. Alcuni giuristi dicono che in questo modo non c’è più lo Stato perché il web non ha confini, mentre lo Stato ha una sua sovranità, un territorio e un popolo.

  Il web è un’agorà virtuale che elimina lo Stato e si può fare politica votando sul web come già fanno i Grillini.  Il principio cardine della libertà è rispettare il diritto di difesa dell’individuo, uno dei diritti fondamentali dell’uomo. Può il mondo virtuale sostituire quello reale? Non è così, anche se c’è una grande globalizzazione che porta all’universalizzazione, alla generalizzazione e internazionalizzazione dei valori. Ci si chiede anche se è possibile utilizzare la macchina della verità e farmaci che annullano la volontà dell’individuo? Lombroso dai tratti somatici additava se una persona era un criminale, mentre oggi dall’esame del Dna si può distinguere la differenza tra un individuo e un altro. Tutto questo è possibile? E’ possibile la procreazione medicalmente assistita? Quest’ultimo è un problema certamente importante e molti cittadini si recano all’estero per praticarla. La legge sulla fecondazione in vitro ha aperto la strada. E’ intervenuta persino la Corte europea dell’uomo. La nostra Corte Costituzionale ha detto che la fecondazione eterologa contrasta con la Costituzione e il diritto alla salute e l’impianto dell’ovulo deve essere preventivamente esaminato per evitare il diffondersi di malattie nella gestante.

  Per il prof. Castorina le nuove tecnologie stanno portando ad una omologazione del diritto alla salute e alla genitorialità e spingono ad un riconoscimento da parte del diritto.

  Il diritto è modificabile dalla scienza e dalla tecnica? Le nuove tecnologie possono impadronirsi delle leggi e del diritto. Ci si rivolge alla Costituzione per atti normativi ma anche proteggere le nostre garanzie, tra cui la dignità dell’uomo, mentre in America non ci sono limiti alla ricerca perché è predominante il diritto alla felicità. La Costituzione può e deve agire sull’azione, cioè sulla tecnica, non sul pensiero. Ogni modifica della Costituzione è una modifica della nostra vita e della nostra storia.

  Per il prof. Castorina la scienza deve essere governata dai principi etico – morali. Le bombe di Nagasaki e Hiroshima sono colpa di chi ci governa e della tecnica. Parafrasando un pensiero di Alcide De Gasperi, a suo dire, c’è una sostanziale differenza tra il politico che pensa all’oggi e lo statista che pensa alle future generazioni. Ci viene in soccorso la filosofia della scienza che ci dice che la scienza deve essere governata da determinati valori, deve, cioè, essere umanizzante.

  Il progresso di per sé non è negativo perché le nuove tecnologie ci permettono di migliorare la nostra condizione umana. La coscienza sociale ritiene che sia giusto accettare le novità. La Costituzione, invece, ci serve per difenderci dalle schiavitù del terzo millennio.

  Tra gli intervenuti ricordiamo: la docente Giovanna Pontorno e il medico Marco Murgo.

Giuseppe Sammartino.

 

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