“Il disegno di legge approvato dalla Commissione Lavoro all’Ars che riguarda il personale precario in servizio nei Comuni siciliani non risolve assolutamente il problema delle stabilizzazioni”.
Lo sostiene il vice presidente vicario dell’Ars l’ On.le ennese Antonio Venturino, che attacca: “E’ ora di smetterla con la facile demagogia sui precari che la politica negli anni ha usato a proprio piacimento. Qualcuno ci spieghi che significano contratti a tempo indeterminato con un contributo dell’80% per 10 anni, quindi un tempo chiaro e definito”.
“Mantenendo il turn over al 25% come fissato dalla legge statale vigente in materia, saranno pochissimi i soggetti che potranno essere stabilizzati, cioè ogni 4 che vanno in pensione è possibile stabilizzarne 1 – sottolinea Venturino, primo firmatario di due ddl sul precariato fermi in Commissione Lavoro da 20 mesi -. Inoltre, come prevede il comma 12 quinques dell’art. 30, la decurtazione del 30 per cento del contributo per ogni anno di posticipazione del processo di stabilizzazione vedrà azzerato nell’arco di tre anni l’intero contributo che la Regione eroga agli stessi enti locali. Altro che finanziamento di 10 anni se si rischia a legislazione vigente di perderlo in appena 3 anni”, sottolinea Venturino.
“E’ significativo che la Commissione Lavoro abbia bocciato – afferma Venturino – i due emendamenti che avevo presentato e che sono le uniche proposte migliorative in materia di precariato negli enti locali, emendamenti che ripresenterò in Aula”.
“La buona politica non può che sostenere la riforma organica del settore e il contributo ordinario e non a tempo determinato – aggiunge Venturino – in Commissione Lavoro sono fermi due ddl a mia firma che avvierebbero un percorso virtuoso per la risoluzione del problema, senza spese ulteriori per la Regione”.
“Occorre che l’Assemblea regionale, il Governo con il coinvolgimento dello Stato e i sindacati – afferma Antonio Venturino – mettano fine una volta per tutte a questo calvario istituzionale di Stato anche per un senso di civiltà, non si può utilizzare il personale per oltre 36 mesi senza incorrere nell’abuso come previsto dalla legislazione europea in materia che, ricordo, vale anche per la Sicilia”.
“E’ evidente che più si avvicinano le scadenze elettorali, più si inventano soluzioni fantasiose e la ragione è sempre la stessa, fare del precariato manovra di massa per fini elettorali – dice Venturino – . Evitiamo la demagogia, con le solite e reiterate proroghe, come questa, che altro non è che una proroga camuffata con il nome di stabilizzazione. I lavoratori sono vittime di un sistema politico che li ha usati e che vorrebbe continuare ad usarli. Governo e Assemblea regionale – conclude Venturino – abbiano il coraggio di voltare pagina una volta per tutte affrontando con serietà la questione e trovando una soluzione vera, coinvolgendo anche il legislatore statale”.
Fonte: (blogsicilia.it)
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