Cultura

Un tuffo nel passato: presentato il libro “Quannu si salutava ccu lu sabbenedica”

franco-ferragosto

   Sabato 15 ottobre appena trascorso, giorno di festeggiamento del suo sessantesimo compleanno, nel grandissimo stabilimento in contrada Girgia (di fronte la Diga Nicoletti), l’imprenditore Franco Ferragosto, titolare di una fiorente azienda agricola e Presidente del Collegio dei periti agrari della Provincia di Enna, ha presentato il volumetto” Indietro nel tempo. Quannu si salutava ccu lu sabbenedica”, mediante il quale,  “andando indietro nel tempo, nei ricordi, nel modo di affrontare la vita quotidiana con l’educazione e il rispetto per i propri genitori, ci fa cogliere i cambiamenti avvenuti nel nostro piccolo mondo dell’agricoltura, dell’artigianato e degli antichi mestieri”.

   Un utile e ben curato libro, frutto della “sua fantasia, del suo interesse e amore verso il mondo dell’agricoltura del quale è protagonista”, che ha privilegio di avere in copertina “La lezione”, il bel dipinto (olio dei primi anni del ‘900) del pittore leonfortese L. Longo D’Onofrio e in quarta di copertina una cartina geografica della Sicilia dì una volta con un carretto trainato da un asino con pennacchi di colore giallo e rosso, i colori simbolo della Sicilia, con la rappresentativa e suggestiva frase di Leonardo Sciascia secondo cui “L’intera Sicilia è una dimensione fantastica. Come si fa a viverci senza Immaginazione?.

   Un bel libro, che secondo la ricostruzione del curatore Pasqualino Pappalardo “rivisita Leonforte nelle sue piazze e nei suoi cortili, nelle sue storie e vicende, nella sua umanità, che si fa leggere come un racconto attraverso la descrizione di cose, la presentazione di personaggi, la ricostruzione della cultura popolare, l’esame dei documenti, che cerca di dare un contributo alla valorizzazione delle nostre tradizioni e del nostro territorio, al saper fare e alle nostre eccellenze che sono tante”.

   Con questo pregevole volumetto, arricchito di proverbi e modi di dire siciliani, di ricette di una volta, di storie e poesie siciliane, di soprannomi di leonfortesi “si scoprono i giorni della storia di questo nostro paese con le sue ombre e le sue luci, di un paese, Leonforte, ridestato dal buio della memoria con pagine dense di memoria e di speranza”.

    La calda, benaugurante serata di metà ottobre dedicata al compleanno di Franco Ferragosto e alla presentazione del suo libro  “Indietro nel tempo” che vuole essere una testimonianza sullo stato attuale della nostra agricoltura e degli antichi mestieri, è iniziata con un coreografico balletto del gruppo folkloristico leonfortese, assai gradito dal numeroso pubblico presente (circa 500 persone), poi proseguita con l’intervento del poeta-scrittore Pasqualino Pappalardo che si è detto soddisfatto, orgoglioso ed emozionato perché dal libro e da Franco Ferragosto ha imparato tante cose sull’agricoltura.

    L’interessante volumetto è stato presentato dal poeta Nello Sciuto.

    Questi, con la consueta maestria, ha recitato l’incisiva e pittoresca sua poesia “La bedda Leonforte” quale introduzione alla prima parte del volumetto, per sostenere che all’autore nulla sfugge della sua fanciullezza ed adolescenza, dei giorni della sua infanzia trascorsi assieme ai suoi amati genitori e alla cara sorella. Gli attrezzi agricoli, il duro lavoro nei campi, i momenti di relax e spensieratezza, Franco Ferragosto, a suo dire, li rivede e li rivive nelle foto che, con amorevole nostalgia, riporta nel libro, il cui nucleo tematico dominante è la campagna come è espresso efficacemente dalle massime dialettali :“Unni trasi u suli nun trasi u dutturi; “si vo campari l’anni di la cucca, sfarda stivala assai e linzola picca”, che ci stanno a significare che la vita all’aria aperta e il movimento fisico sono essenziali per una vita lunga e sana.

    A seguire c’è stato l’atteso intervento del festeggiato, nonché assai applaudito anfitrione, che, dopo aver detto che il suo libro è dedicato ai suoi genitori e al mondo agricolo, ha ringraziato il gruppo folkloristico, Pasqualino Pappalardo, Nello Sciuto, gli organizzatori, i musicisti e gli amici presenti.

   Gli auguri di Giorgia e Francesca, suoi amatissimi nipoti, la consegna da parte di Bartoluccio Gaetano, titolare della Bartoluccio Mobili, di una targa ricordo per averci ricondotto nel suggestivo mondo dell’artigianato e degli antichi mestieri, di una altra a Pasqualino Pappalardo per aver contribuito con la sua produzione letteraria all’elevazione culturale della comunità e una altra ancora a Nello Sciuto per aver con i suoi versi ben rappresentato il paese e i prodotti  di Leonforte, hanno concluso alla grande la prima parte della serata  dedicata al sessantesimo anniversario di Franco Ferragosto.

    Nel  vasto salone dello stabilimento è stato esposto un ricchissimo repertorio di attrezzi agricoli posseduti  da Franco Ferragosto e riprodotti fotograficamente nel volumetto dato gratuitamente a tutti gli intervenuti a conclusione di un generoso banchetto di prodotti e leccornie della vecchia ma insuperata cucina contadina durante il quale la Pesca Settembrina di Leonforte e la cassatella di Agira hanno fatto da regine.

 Giuseppe Sammartino

In alto