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Troina: in consiglio comunale discussa la vicenda dello smaltimento dei rifiuti del potabilizzatore dell’Ancipa

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È approdata in consiglio comunale, nelle seduta svoltasi ieri sera al palazzo municipale, la discussione sul presunto traffico illecito di rifiuti dell’impianto di potabilizzazione della diga Ancipa, gestito dalla società Siciliacque, al centro della inchiesta giudiziaria su cui indagano Arma dei carabinieri e Procura della Repubblica di Caltanissetta.
Sulla vicenda che ha creato non poco allarmismo in città, il Comune, oltre a trasmettere tempestivamente l’esposto all’autorità giudiziaria competente e a riservarsi di costituirsi parte civile nell’eventualità in cui verrà richiesto un rinvio a giudizio, ha fissato un apposito punto all’ordine del giorno del consesso civico per discutere con gli esperti e informare la cittadinanza su possibili risvolti e eventuali esiti della problematica.
Su invito del presidente del consiglio Alfio Giachino, alla seduta sono stati infatti invitati due funzionari dell’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente (ARPA) di Enna, che nei giorni scorsi hanno effettuato i rilievi, prelevando dei campioni d’acqua nel fiume Sopra Troina, che hanno risposto alle tante domande dei consiglieri della maggioranza e dell’opposizione, unanimi nel voler conoscere se lo sversamento dei fanghi abbia causato rischi alla salute pubblica e agli eventuali danni alle falde acquifere e all’ecosistema.
Il direttore provinciale dell’ARPA di Enna Daniele Parlascino, ha infatti spiegato che la struttura territoriale ha già provveduto a effettuare i rilievi del caso il cui esito, una volta completato il ciclo di analisi, verrà trasmesso per conoscenza all’Ente, nonostante non sussistano elementi concreti che facciano temere o ipotizzare un eventuale pericolo né per i cittadini, né per l’ambiente.
“Confidiamo nel lavoro delle forze dell’ordine e della magistratura – ha dichiarato il sindaco Fabio Venezia – e ci impegniamo sin da adesso a tenere al corrente il consiglio comunale e la nostra comunità sulle risultanze degli esami dell’ARPA e delle indagini giudiziarie. Quando la situazione sarà chiara e definita e qualora venisse accertato un illecito o un danno ambientale, anche il Comune prenderà una posizione netta e decisa in merito”.

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