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Provocatoria lettera del NurSind (Sindacato Infermieri) al Ministro della Salute
— 2 maggio 2015 | |Al Ministro della Salute
On. Beatrice Lorenzi
Al Presidente Nazionale
Della Federazione IPASVI
Al Coordinatore Regionale
I.P.A.S.V.I. Sicilia
Basta essere chiamati INFERMIERI.
Vogliamo essere denominati con il giusto appellativo che ci spetterà fra non molto: “killer autorizzati”.
Vogliamo che, con largo anticipo e dopo che l’Assessorato alla Salute Regione Sicilia avrà varato le nuove linee di indirizzo per la determinazione delle piante organiche, nessuno si scandalizzi se da qui a qualche anno, non potremmo più ottemperare alle nostre funzioni di professionisti della salute.
Inevitabilmente diventeremo potenziale pericolo per la salute di qualsiasi utente che sarà sottoposto alle nostre cure.
Saremo così pochi nelle corsie che, per scegliere a quale campanello rispondere, dovremmo tira in aria la monetina e scegliere il “più fortunato”.
Già: perché prim’ancora delle terapie e di tutte le funzioni avanzate che negli anni e con sacrificio abbiamo ottenuto e meritato, dovremmo sobbarcarci tutte le funzioni alberghiere che in teoria spetterebbero alle figure di supporto, ma che in pratica vengono svolte quasi sempre ed esclusivamente dagli infermieri.
Chiediamo scusa a priori per tutte le probabili morti che da qui al prossimo futuro inevitabilmente potranno concretizzarsi, ma davvero non potremmo fare nulla per evitarle.
La nostra unica colpa sarà quella di essere parte attiva di un processo assistenziale così scadente e molto poco professionale in cui l’unico interesse sarà quello di far quadrare i bilanci a spese della salute dell’assistito e naturalmente di quella dell’infermiere.
Sappiamo sin d’adesso che passeremo più tempo in tribunale che in corsia, perché le denunce per malasanità saranno talmente tante che non sapremo più a quale avvocato rivolgerci, ammesso che rimangano risorse economiche da destinare alla tutela legale.
Quello che ci ferisce di più è che saremo ineluttabilmente “complici” di questo sistema in cui quella che un tempo era considerata l’unica “attenuate”, cioè quella di essere infermiere, domani diventerà un capo d’accusa da cui doversi difendere.
Troviamo indecoroso che, la necessità di “far cassa” risparmiando sull’impiego del personale del comparto nei processi assistenziali, venga propinata come innovativa devolution.
Chiamiamo le cose per nome: c’è bisogno di risparmiare tagliando, SOLO ED ESCLUSIVAMENTE, sull’impiego di infermieri e O.S.S.
Perché in fondo lo conosciamo tutti l’attuale stato sanitario siciliano ma facciamo finta d’ignorarlo fino alla prossima morte per malasanità quando i riflettori dei media e della stampa si accenderanno inevitabilmente.
Sarà la “solita” corsa alla ricerca di COLPE E COLPEVOLI.
Fin quando tutto cadrà nel dimenticatoio e a nessuno importerà niente delle evoluzioni del caso.
Se dovesse essere messa in pratica questa scellerata attuazione delle linee di indirizzo regionali per la determinazione delle piante organiche, tutto quanto sopra descritto avrà altissime probabilità di accadere.
E allora, prima che si apra la “caccia all’infermiere” ci costituiamo già con grande anticipo.
Continueremo ad essere fieri di essere i professionisti dell’assistenza sanitaria.
Eccoci a Voi.
Saremo pronti a dirvi: J’è m’accuse!
Il Segretario Regionale
Osvaldo Barba