Cronaca

Polizia (Sap Enna): il 30 marzo 3 ore di astensione dal lavoro

giovanni_sciotto

Giovedì 30 marzo i poliziotti iscritti al Sindacato Autonomo DI Polizia e numerosi colleghi simpatizzanti della provincia di Enna si sono astenuti dal rapporto di lavoro per tre ore, dalle ore 11.00 alle ore 14.00, confluendo in assemblea presso il complesso “Boris Giuliano” della Questura di Enna, in segno di protesta contro il riordino delle carriere varato dal governo e ora all’esame del Parlamento”. Lo dichiara il segretario provinciale del Sap di Enna Giovanni SCIOTTO (foto).

Nonostante abbiamo apprezzato lo sforzo economico compiuto dall’esecutivo, non possiamo non avversare, in tutti i modi concessi dalla legge, questo provvedimento che non è un riordino, ma si può definire un’operazione di riparametrazione degli stipendi figlia dell’enorme miopia del governo precedente che, per assicurarsi consenso elettorale, decise di investire nel bonus degli 80 euro di lavoro nero legalizzato non rilevante ai fini pensionistici e previdenziali.

Il bonus sparirà dalle buste paga a settembre”, spiega SCIOTTO, “per compensare questa perdita e riparametrare gli stipendi, serviranno oltre 800 milioni di euro dei 927 stanziati da governo, che saranno investiti, quindi, in un’operazione che nulla a che vedere con i processi di carriera. L’unico dettaglio”, sottolinea il segretario ennese SAP “è che il miraggio degli 80 euro svanirà definitivamente, perché questa cifra, una volta resa strutturale e quindi alleggerita del 60,2% di trattenute, si trasformerà in 32 euro circa di aumento di stipendio”.

Si tratta, quindi, di una grande occasione gettata alle ortiche, mentre, negli ultimi giorni, stanno circolando informazioni false e fuorvianti da parte di chi è politicamente interessato a sostenere questo riordino inutile”, aggiunge SCIOTTO: “Noi ci auguriamo che con la protesta di oggi, giovedì 30 marzo, gran parte dei colleghi prosegua la protesta insieme a noi nelle settimane a seguire. Il provvedimento si può ancora cambiare e noi abbiamo già pronta una proposta per consentire di rivedere l’intero progetto”.

Giovanni SCIOTTO

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