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Ordine dei Medici: le polemiche sulla Fondazione arrivano in Parlamento

Dopo la “querelle” locale sulla costituzione della Fondazione Regionale degli Ordini dei Medici della Sicilia, con la netta presa di posizione dei giovani medici consiglieri dell’Ordine delle province siciliane la questione, che presenta molti punti controversi, arriva in Parlamento con una interpellanza urgente dell’On. Giulia Grillo al Ministro della Salute Beatrice Lorenzin; nell’interpellanza si chiede di conoscere se le modalità di costituzione della fondazione e l’esternalizzazione dei servizi prevista sia in linea con la funzione pubblica degli stessi Ordini.

Il testo integrale dell’interpellanza urgente:

la sottoscritta chiede di interpellare il Ministro della salute – Per sapere – premesso che: dal sito dell’Associazione Italiana Medici è possibile prendere visione dello statuto della Fondazione degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri e delle Professioni sanitarie della Sicilia, di cui la sede è in Palermo, in via Padre Rosario da Partanna 22; a tale fondazione partecipano gli Ordini dei Medici e degli Odontoiatri di tutte le provincie siciliane; gli scopi della Fondazione, articolo 2: “alla formazione del personale medico e non, delle aziende sanitarie ed ospedaliere, dei medici e degli operatori sanitari iscritti nei rispettivi albi (….)”; l’articolo 3 dello sopracitato statuto prevede che il patrimonio della Fondazione sia determinato dai conferimenti annuali dei soci partecipanti di diritto in misura proporzionale ai loro iscritti; l’articolo 7 prevede che la Fondazione sia retta da un Consiglio di Amministrazione composto da nove membri: il Presidente della Fondazione, di diritto, e otto membri ordinari. Gli otto membri ordinari sono così scelti: quattro dall’Assemblea Generale di cui almeno tre scelti tra i Presidenti degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della Sicilia; quattro dal Presidente della Fondazione da scegliere tra i Fondatori o, venuti questi a mancare, tra i Presidenti degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della Sicilia; tali decisioni sono state assunte senza che gli iscritti degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri e delle Professioni sanitarie della Sicilia fossero stati preliminarmente interpellati in sede di assemblea generale, come scrive, l’8 febbraio 2017, il Quotidiano Sanità; nel bilancio di previsione 2017, dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Palermo è presente nella Parte II- Uscite, a pag. 5 sotto la categoria ‘’trasferimenti” la voce “ Fondazione Ordini Sicilia” euro 159.000; in data 15 novembre del 2016 a Catania, nell’ambito di una manifestazione pubblica a sostegno del si al referendum costituzionale, con la presenza di autorevoli esponenti della politica nazionale, sia stata data la notizia della costituzione della Fondazione degli OMCeO siciliani; altresì si sono svolte iniziative formative riferibili alla Fondazione degli OMCeO siciliani già prima della formale costituzione della stessa, intervenuta il 22 novembre 2016, come riportato dal sito dell’Associazione Italiana Medici, l’8 febbraio 2017;  attualmente la natura degli ordini professionali è quella di enti pubblici non economici, che operano sotto la vigilanza dello Stato per scopi di carattere generale; le prestazioni lavorative subordinate integrano quindi un rapporto di pubblico impiego ed è indubitabile la qualificazione pubblica del patrimonio dell’ente (sentenza Cassazione Civile, sez. I, sentenza 14/10/2011 n° 21226); gli Ordini Provinciali dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri sono posti sotto la vigilanza del Ministero della Salute e coordinati nelle loro attività istituzionali dalla Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri; tra le competenze attuali degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri e delle istituzione ordinistiche sono previste, tra l’altro, quelle riferite ai corsi formazione, il perfezionamento tecnico –scientifico dei propri iscritti, promuovere attività di studio e di ricerca scientifica del personale medico; gli ordini professionali, in generale, possono definirsi degli enti ausiliari che perseguono fini propri di un altri enti pubblici; Il DL n. 233/ 1946 – Ricostituzione degli Ordini delle professioni sanitarie e per la disciplina dell’esercizio delle professioni stesse,stabilisce all’art. 4 (..)” Il Consiglio, entro i limiti strettamente necessari a coprire le spese dell’Ordine o Collegio, stabilisce una tassa annuale, una tassa per l’iscrizione nell’albo, nonché una tassa per il rilascio dei certificati e dei pareri per la liquidazione degli onorari”. è in discussione alla Camera dei Deputati l’AC 3868 comprendente anche il riordino della disciplina degli Ordini delle professioni sanitarie; la discussione parlamentare, sta affrontando anche temi come: la questione dell’autonomia degli Ordini delle professioni sanitarie dall’influenza della politica e dai sindacati di categoria; la loro trasparenza nella gestione delle risorse; lo sviluppo di azioni di controllo su casi d’incompatibilità degli incarichi; la crescita di una deontologia moderna al servizio delle professioni e dei cittadini/pazienti. Si interpella il Ministero della Salute per sapere: Nell’ambito delle sue attività di vigilanza, possa verificare se la costituzione e le attività della neo Fondazione degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri e delle Professioni sanitarie della Sicilia (soggetto di diritto privato), possano essere compatibili con le funzioni svolte dagli OMCeO delle provincie siciliane, attualmente enti ausiliari che perseguono fini propri di un altri enti pubblici; se la decisione della destinazione di fondi degli OMCeO delle provincie siciliane, provenienti anche dalle quote delle iscrizioni degli associati, verso la Fondazione degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri e delle Professioni sanitarie della Sicilia, rientri nelle funzioni assegnate dalla normativa vigente agli ordini professionali; se il caso della costituzione della Fondazione degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri e delle Professioni sanitarie della Sicilia non possa prefigurare l’inizio di un processo più generale di esternalizzazione a soggetti privati delle funzioni, attualmente in capo degli OMCeO, riferite ai corsi formazione, al perfezionamento tecnico – scientifico dei propri iscritti, alla promozione di attività di studio e di ricerca scientifica del personale medico; se non valuti, eventualmente, che la costituzione della Fondazione degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri e delle Professioni sanitarie della Sicilia non possa rappresentare una forte accelerazione per la trasformazione degli OMCeO da enti ausiliari a enti sussidiari, rinunciando in questo modo alle proprie funzioni pubbliche e affidando al libero mercato questioni delicate, con un alto contenuto deontologico, come quelle relative alla formazione del personale sanitario e medico.

On. Giulia Grillo